VALLETTA, Giuseppe
Erudito, economista e storico della filosofia, bibliofilo, nato a Napoli il 6 ottobre 1636, ivi morto il 16 maggio 1714.
Figliolo d' un povero sarto, ma giunto poi a grandi ricchezze, concorse al rinnovamento culturale determinatosi in Napoli nella seconda metà del sec. XVII non soltanto con gli scritti, ma altresì con un'incessante propaganda orale a favore del cartesianismo, con l'istituire a sue spese una cattedra di greco presso l'università, e segnatamente col raccogliere in casa propria, insieme con molte e belle cose d'arte, la più ricca e meglio scelta biblioteca privata che fosse allora in Italia. Liberalmente aperta a tutti gli studiosi cittadini, tra i quali Pietro Giannone e Giambattista Vico, che dal V. appunto, da lui chiamato "dolcissimo", fu incoraggiato a pubblicare nel 1693 la sua prima poesia conosciuta (gli Affetti d'un disperato), quella biblioteca fu frequentata inoltre da molti stranieri (Mabillon, Germain, D'Orville, Burnet, Shaftesbury, ecc.), i quali, trovando nel possessore un "cicerone" non meno dotto che ospitale, lo ricordano tutti, nei loro libri di viaggio e lettere, con i più alti encomî. Lui morto, i suoi nipoti ed eredi, dopo averla offerta invano in vendita a Vittorio Amedeo II di Savoia (1719), erano per farla uscire d'Italia, allorché, a ciò forse consigliati dal Vico, che a ogni modo ne compilò un catalogo-apprezzo, la acquistarono nel 1727 i padri dell'oratorio della cui odierna biblioteca costituisce il fondo più importante.
Principali scritti a stampa del V. sono un trattato polemico Del Sant'Officio (s. l. e a.), lavorato in senso anticurialistico; una Storia filosofica (Napoli 1716), primo tentativo napoletano d'una storia della filosofia; e un'apologia del cartesianismo, pubblicata postuma col titolo Lettera in difesa della moderna filosofia e de' coltivatori di essa e con la falsa data di Rovereto 1732. Tra gli scritti ancora inediti, notevole una dissertazione sulle Monete napoletane (Biblioteca Oratoriana di Napoli, cod. XXIII). Molto importanti, infine, per la storia del movimento librario in Italia, le inedite lettere del V. al Magliabechi (Biblioteca Nazionale-Centrale di Firenze, cod. magliabechiano segn. VIII. 1090).
Bibl.: P. A. Berti, in Vite degli arcadi illustri, parte 4ª, Roma 1727, pp. 37-76; A. Borzelli, Accuse in G. V., Napoli 1891; M. Schipa, in Archivio storico per le provincie napoletane, XXVI (1901), p. 553 segg.; B. Croce, Uomini e cose della vecchia Italia, s. 1ª, Bari 1927, ind. dei nomi; F. Nicolini, La giovinezza di G. B. Vico, ivi 1932, ind. dei nomi; id., Aspetti della vita italo-spagnuola nel Cinque e Seicento, Npaoli 1934, indice dei nomi.