Nome comune del genere Hyoscyamus delle Solanacee con 11 specie diffuse in Eurasia e in Africa settentrionale, e in particolare di Hyoscyamus niger (v. fig.; chiamato anche g. nero). Questo è un’erba annua o bienne, coperta da peli biancastri, con odore sgradevole, acre; ha le foglie basali picciolate, le cauline semiamplessicauli, ovato-bislunghe, con grandi denti; corolla tubulosa, leggermente zigomorfa, gialla con reticolo violaceo e fauce violacea; frutto a pisside, con molti semi. È comune in Europa, Asia occidentale e Africa boreale; in Italia si trova nei luoghi ruderali; è anche coltivata, perché fornisce foglie e semi medicinali.
In terapia sono state utilizzate soprattutto le foglie di g. (contenenti atropina, iosciamina, scopolamina e altri alcaloidi), con le quali si ricavavano estratti fluidi o molli, tinture e altre preparazioni dotate di effetto vagolitico.
Due prodotti hanno il nome olio di g.: uno è una miscela di estratto fluido di g. con olio d’oliva, è un liquido di colore verde intenso usato per uso esterno (analgesico locale ecc.); l’altro, olio di semi di g., è un liquido di colore giallo-verdognolo, ottenuto dai semi di g. per spremitura o per estrazione con solventi, privo degli alcaloidi del giusquiamo.