Poeta (Roma 1390 circa - Rimini 1449). Non si sa se appartenne legittimamente o come bastardo alla famiglia dei C. di Valmontone, paese ove, secondo alcuni studiosi, sarebbe nato. Probabilmente studiò legge a Bologna e in questa città trascorse gran parte della sua vita. Fu cameriere pontificio e, recatosi a Rimini come ambasciatore di pace di Niccolò V nella contesa tra Sigismondo Malatesta e Federico di Urbino, rimase in quella città come consigliere del Malatesta. Fu uno dei primi petrarchisti, nel suo freddo ma lindo canzoniere La bella mano, composto con molta probabilità in tarda età (1440 c.), nel quale secondo alcuni è adombrata una donna bolognese (Manbella o Manbianca). La prima edizione del canzoniere risale al 1472.