• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

MANLIO Vulsone, Gneo

di Gaetano De Sanctis. - Enciclopedia Italiana (1934)
  • Condividi

MANLIO Vulsone, Gneo (Cn. Manlius Cn. f. L. n. Vulso)

Gaetano De Sanctis.

Console del 189 a. C. Le prime notizie su di lui risalgono al 197 quando fu edile curule e celebrò insieme col collega P. Scipione Nasica i ludi romani con insolita pompa, ciò che contribuì ad acquistargli il favore popolare e a fargli conseguire la pretura nel 195. Al consolato peraltro, respinta una prima sua candidatura nel 192, non salì che nel 189. Sul principio di quell'anno L. Cornelio Scipione, il fratello dell'Africano, con la battaglia di Magnesia aveva posto fine alla guerra di Siria. Ma il senato, in cui il partito avverso agli Scipioni era potente, invece di lasciare a essi di ordinare definitivamente le cose d'Asia, destinò M. a succedere colà a Lucio Scipione. M. vi giunse nella primavera del 189. La guerra veramente era finita. Ma a M. che si trovava a capo d'un esercito agguerrito, desideroso di gloria e di bottino, parve bene di aggiungervi un'appendice. Fu la guerra contro i Galati abitanti nel cuore dell'Asia Minore attorno ad Ancira, che erano stati alleati di Antioco III contro Roma. Una dimostrazione militare che desse l'agio di percorrere in armi buona parte dell'Asia Minore e affermare la superiorità delle armi romane su questi che erano i più bellicosi e temuti tra i popoli stabiliti in quella regione, sembrò non a torto a M. vantaggioso al prestigio di Roma non meno che gloriogo per lui. Questa spedizione di cui abbiamo nei frammenti di Polibio, in Livio, che traduce da Polibio, e in Appiano, a tacere d'altre fonti di minore importanza, un racconto risalente in gran parte alle note d'un ufficiale greco, che vi partecipò, diede occasione ai Romani di requisizioni non lievi a danno di città riottose e poi di fare ricco bottino e numerosi prigionieri nella regione galatica. Quivi, passato il Sangario, e ricevuta la sottomissione dei Frigi di Pessinunte, il console attaccò i Tolistobogi sul monte Olimpo su cui si erano trincerati riuscendo a infliggere a essi una terribile disfatta. Poi assalì l'altra tribù dei Tectosagi e sfuggito felicemente alle insidie che gli tendevano simulando trattative di pace, li attaccò nei loro rifugi sul monte Magaba riuscendo anche qui pienamente vittorioso. Tornò addietro per prendere i suoi quartieri d'inverno (189-88) ad Efeso dove convennero legazioni dei Galati e di molte città e popoli dell'Asia Minore. Di là partì a primavera per riscuotere la prima quota del tributo che doveva Antioco e per far sgomberare dai Siriaci ogni territorio al di qua del Tauro. Poi s'incontrò ad Apamea con Eumene II di Pergamo e con i dieci legati inviati dal senato per fissare definitivamente le condizioni della pace e l'ordinamento dei territorî tolti alla Siria. Dopo di che con l'esercito carico di bottino traversò l'Ellesponto su navi pergamene (la flotta romana era già stata inviata in Italia dopo aver ricevuto in consegna le navi da guerra siriache e proceduto alla loro distruzione). Il viaggio di ritorno lungo la sponda meridionale della Tracia fu turbato da assalti delle tribù tracie indipendenti, che per la soverchia fiducia del console nel prestigio delle armi romane e la sua conseguente poca cautela causarono qualche perdita. Il rimanente del percorso fu facile. M. passò l'inverno 188-87 ad Apollonia nell'Illiria; poi sbarcato con l'esercito in Italia chiese il trionfo. Ma il suo trionfo incontrò non poche opposizioni, perché gli avversarî delle imprese trasmarine s'accordarono, nel non volerglielo concedere, con gli amici degli Scipioni a cui doleva che M. avesse tolto a essi la gloria di riordinare l'Asia. Tuttavia dopo lunghe tergiversazioni M. poté trionfare il 5 marzo dell'anno varroniano 187-86, cioè sullo scorcio dell'anno giuliano 187 a. C. I tesori da lui portati dall'Asia peemisero ricche distribuzioni di denaro ai soldati e chiusero fino al tempo delle guerre civili l'era dei tributi di guerra. Da quel trionfo d'altra parte ebbero inizio secondo gli annalisti la diffusione del lusso e il rilassamento dei costumi in Roma. M. scompare dalla storia dopo l'anno 184 in cui si presentò inutilmente come candidato alla censura.

Fu valente ufficiale, sebbene le difficoltà ch'egli dovette superare fossero assai minori di quelle superate dagli Scipioni o da Flaminino, e sebbene sia nell'impresa galatica gia nel ritorno si mostrasse meno cauto dei suoi grandi predecessori. Come politico fu al pari di essi strenuo propugnatore del predominio romano in Oriente, ma assai meno filelleno di essi; ciò che d'altronde era in stretta relazione con le contingenze mutate per effetto appunto delle loro imprese vittoriose. Una lettera ricca di proteste di filellenismo diretta ad Eraclea sul Latmo conservata in un testo epigrafico spetta non a Manlio, ma ai due Scipioni.

Bibl.: G. De Sanctis, Storia dei Romani, IV, i, Torino 1923, p. 217 segg.; E. Pais, Storia di Roma durante le grandi conquiste mediterranee, Torino 1931, p. 136 segg.

Vedi anche
Polìbio di Megalopoli Polìbio di Megalopoli. - Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della Grecia come provincia romana. Nella sua opera principale, le Storie, si propose ... Tito Lìvio Lìvio, Tito (lat. T. Livius). - Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma annalistica sono giunti a noi i libri I-X (dal 754-53 al 293 a. C.) ... Fùlvio Nobilióre, Marco Fùlvio Nobilióre, Marco (lat. M. Fulvius Nobilior). - Pretore nel 193 a. C., riportò alcuni successi militari in Spagna. Console nel 189, pose termine alla guerra con gli Etoli. Da Ambracia, lungamente assediata, portò insigni opere d'arte che abbellirono Roma e Tuscolo, terra nativa dei Fulvî. Ottenne ... Antìoco III il Grande di Siria Antìoco III il Grande di Siria (gr. ᾿Α. ὁ Μέγας). - Nato nel 242 a. C., salì sul trono alla morte del fratello Seleuco III Cerauno (223). Restaurata l'integrità del regno seleucidico, compromessa da recenti separatismi, nel 221 entrò in guerra con l'Egitto per il possesso della Celesiria, ma fu sconfitto ...
Altri risultati per MANLIO Vulsone, Gneo
  • Mànlio Vulsóne, Gneo
    Enciclopedia on line
    Console romano (189 a. C.); fu inviato dal senato a succedere a Lucio Scipione, dopo che con la battaglia di Magnesia era stata posta fine alla guerra di Siria. Desideroso di gloria e di bottino, intraprese una spedizione contro i Galati: rapide e fortunate campagne gli dettero una preda copiosissima, ...
Vocabolario
manlèva
manleva manlèva s. f. [der. di manlevare, con influsso, soprattutto nel sign. 1, del fr. mainlevée, propr. «mano levata»]. – Nel linguaggio giur. (dov’è peraltro poco com., e non ha riscontro nel lessico del diritto positivo italiano):...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali