• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

gnoseologia

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

gnoseologia


Dal gr. γνῶσις «conoscenza» e λόγος «discorso, trattazione». Termine equivalente a teoria della conoscenza o, in taluni casi, a epistemologia (➔), sebbene quest’ultimo sia più specificamente usato, soprattutto in ambito anglosassone (epistemology) per indicare la teoria della conoscenza scientifica, in senso quindi più ristretto. Introdotto nel lessico filosofico da Baumgarten (in ted. Gnoseologie), non ebbe fortuna; al suo posto fu invece accettato il termine tedesco Erkenntnistheorie, già proposto da Reinhold nel suo Versuch einer neuen Theorie des menschlichen Vorstellungs-vermögen (1789) e praticamente entrato nell’uso nella seconda metà del sec. 19°, in concomitanza con la ripresa di interessi per l’opera di Kant e in partic. per il suo aspetto di «critica della conoscenza». Della necessità di un ritorno ai problemi gnoseologici, per poter fornire più rigorosi fondamenti alla filosofia, si fece interprete, tra gli altri, Zeller, cui probabilmente risale l’introduzione vera e propria del termine Erkenntnistheorie. L’importanza dell’impostazione gnoseologica nella trattazione dei problemi filosofici fu particolarmente sottolineata dai neokantiani della scuola di Marburgo (Cohen, Natorp, Cassirer), che giunsero a identificare la gn. con la logica, nella loro tripartizione delle discipline filosofiche fondamentali (logica, etica, estetica). La problematica propria della gn. era peraltro legata alla revisione critica cui da parte idealista (a cominciare da Fichte nella Dottrina della scienza) furono sottoposte le tesi kantiane, e una volta abbandonate le posizioni dottrinali più caratteristiche di questo indirizzo di pensiero, già sul finire del sec. 19° la sua importanza cominciò a venire meno, non avendo oltretutto raggiunto dignità di disciplina autonoma (in Cassirer, ultimo esponente della scuola di Marburgo, la gn. appare ormai, specie per quanto riguarda le correnti a lui contemporanee, in strettissima connessione con i problemi e i metodi specificamente scientifici). In seguito, e in partic. negli sviluppi del pensiero neopositivistico e nell’analisi del linguaggio, nonché negli indirizzi variamente biologicisti e comportamentisti del pensiero americano, al posto di una gn. o teoria della conoscenza, che presuppone la possibilità di sottoporre a indagine un’astratta e generica facoltà del conoscere, sottratta al contesto dei suoi usi specifici e delle sue particolari funzioni, si è andata affermando una «metodologia», sia come studio delle condizioni generali dei processi di indagine, sia come «logica della scienza», nel senso più lato, sia come tentativo di eliminare, attraverso una rigorosa e approfondita analisi del linguaggio comune (e in conseguenza anche di quello filosofico) quei termini che risultassero pure e semplici ipostatizzazioni di processi conoscitivi e mentali in genere (spesso rivelantisi mere finzioni metafisiche), recuperando invece, attraverso l’analisi delle asserzioni in cui viene formulata, il piano della teoria scientifica o delle teorie in generale.

Vedi anche
criticismo Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Critica della ragion pura. criticismo significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue pretese ‘legittime’ e si condannino quelle prive di fondamento. Si fissano così i limiti ... epistemologia Indagine critica intorno alla struttura logica e alla metodologia delle scienze. Il termine, coniato dal filosofo scozzese J.F. Ferrier, designa quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità, i limiti della conoscenza scientifica ( episteme). Nei paesi anglosassoni il termine è ... Immanuel Kant Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, Kant, Immanuel ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, dove compì gli studî medî, e s'iscrisse quindi all'università. Seguace dapprima del ... verità verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva. filosofia 1. Definizione e criterio di verità Nella storia della filosofia il concetto di verita è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra strettamente connessa al discorso umano. Nella prospettiva ...
Altri risultati per gnoseologia
  • gnoseologia
    Enciclopedia on line
    Termine filosofico equivalente a «teoria della conoscenza». Compito della g. è fornire una definizione di conoscenza, individuare i suoi possibili oggetti e studiare i modi in cui è acquisibile dal soggetto conoscente, accertandone la validità. Pertanto la g. si configura variamente nella storia della ...
  • gnoseologia
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    gnoseologìa [Comp. del gr. g✄nòsis "conoscenza" e -logia] [FAF] Termine per indicare la dottrina o teoria della conoscenza umana, con rifer. soprattutto alla ricerca dei suoi fondamenti, alle sue strutture e modalità, nonché alla sua validità e verità.
  • GNOSEOLOGIA
    Enciclopedia Italiana (1933)
    (dal gr. γνῶσις "conoscenza" e λόγος "discorso, trattazione") Guido Calogero Termine filosofico, designante la dottrina della conoscenza, usato per la prima volta, in latino (gnoseologia, sive scientia cognitionis), da A.A. Baumgarten. In Germania il termine è peraltro meno usato di quello corrispondente ...
Vocabolario
gnoṡeologìa
gnoseologia gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoṡeològico
gnoseologico gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali