Storico ecclesiastico (Beauvais 1617 - Parigi 1690). Rettore alla Sorbona (1646-48), scrisse contro i gesuiti di Clermont, a difesa dell'università, una serie di pamphlets che occupano un posto notevole nella letteratura antigesuitica. Avversario dell'ultramontanesimo, durante la polemica aperta con la pubblicazione della Fréquente Communion (1644), egli, amicissimo di A. Arnauld, fu tra i suoi sostenitori più calorosi, e per dieci anni uno dei più importanti difensori della causa giansenista. Al momento della condanna di Arnauld e della sua esclusione dalla Sorbona, anche H. se ne allontanò; escluso poco dopo (1659) dal capitolo di Beauvais, di cui era canonico dal 1643, si ritirò a vita privata e preparò alcune opere monumentali di storia ecclesiastica: le vite di s. Giovanni Crisostomo (1664), di s. Atanasio (1671), di s. Basilio e s. Gregorio di Nazianzo (1674), di s. Ambrogio (1678), ecc., dove rivela grande rigore critico nella raccolta ed elaborazione di un imponente materiale erudito. Lasciò anche i monumentali Mémoires sur l'histoire ecclésiastique du XVIIe siècle (ed. 1905-10), fonte capitale per la storia del giansenismo.