SIAM, Golfo del (A. T., 95-96)
Il vasto golfo del Siam, che si può considerare un mare secondario, prosecuzione del Mar Cinese Meridionale, si apre a forma d'imbuto sulle coste meridionali dell'Indocina e precisamente tra la Penisola di Malacca, il Siam propriamente detto, la Cambogia e la Cocincina. Esso appartiene tutto alla piattaforma continentale, poiché la massima profondità, che si trova press'a poco al suo centro, è di soli 73 m.; come i mari contigui della Cina e dell'Insulindia, rientra nel dominio dei monsoni. Il monsone di SO. comincia in giugno, quello di NE. in ottobre. All'epoca dell'inversione si verificano dei forti colpi di vento, accompagnati solitamente da abbondanti piogge, e talvolta, ma raramente, dei veri tifoni. Le acque, praticamente omoterme a causa della piccola profondità, hanno temperature molto elevate durante tutto l'anno (28-30°), superiori di 2-3° a quelle dell'aria sovrastante. La salinità è abbassata dalle piogge equatoriali e dal tributo d'acqua dolce dei fiumi che metton foce nel golfo, il più importante dei quali è il Menam, e in qualche punto essa è inferiore al 30 per mille. Sembra che nel centro del golfo i monsoni imprimano alle acque di superficie un movimento che per varie cause (influenza della configurazione delle coste e del fondo, perturbazioni dovute alle maree, ecc.), invece di essere regolare e alternativo come i monsoni, risulta turbinoso.
Le coste del golfo del Siam sono dove piatte, pantanose e unite, come in corrispondenza del delta del Menam e di quello del Mekong (Penisola di Camau), dove alte, scoscese, frastagliate, fronteggiate da isole, come parte di quelle della penisola di Malacca e della Cambogia. Nessun porto importante vi si è sviluppato; Bangkok, che accentra quasi tutto il traffico marittimo del golfo, è un porto fluviale a 33 km. dal mare (seguendo il corso del Menam).