GONÇALVES de MAGALÃEHS, visconte di Araguaya, Domingo José
Scrittore e diplomatico brasiliano, nato a Rio de Janeiro nel 1811, morto a Roma nel 1882. Iniziò la carriera diplomatica nella legazione brasiliana in Francia; e dopo essere stato per alcuni anni deputato al parlamento di Rio de Janeiro, fu ministro plenipotenziario a Torino, Napoli, Vienna, Buenos Aires, Washington e infine presso il Vaticano.
Dopo un primo volume di Poesias (1832) di contenuto puramente classico, il G. de M., venuto a contatto delle nuove correnti spirituali europee, aderì per un certo tempo al romanticismo in cui egli sentiva appagate la vaga e malinconica tenerezza della sua età giovanile, le sue aspirazioni liberali e nazionaliste e la sua religiosità. Con Suspiros poeticos e saudades (1836) introdusse così il gusto e gli schemi romantici nella letteratura del suo paese. Ma, passato questo primo ardore, il G. de M. ritornava al suo vero temperamento, ch'era pacato ed equilibrato. Il poema epico in dieci canti, A Confederação dos Tamoyos (1857), è l'esaltazione dell'uomo primitivo e silvano, e rappresenta una delle prime manifestazioni della letteratura "indianista". Con le tragedie Antonio José e Olgiato, il G. de M. iniziava il teatro moderno brasiliano; mentre con numerose opere d'argomento storico e filosofico ravvivava la cultura nazionale, dando adito a nuovi orientamenti spirituali e letterarî.
Ediz.: Obras completas, Vienna 1864-65, voll. 8; l'ediz. contiene oltre alle opere citate: Urania; Canticos funebres; Factos do espirito humano; Opusculos historicos e literarios. Inoltre: A alma e o cerebro, Roma 1876; Commentarios e pensamentos, Roma 1880.