Grecia
L'aspra e solare terra degli dei
Erede di un territorio e di un passato straordinari, ma poco adatti alle esigenze della modernità, la Grecia sta riuscendo a colmare il distacco che l'aveva separata dall'Europa. La lunga parentesi di secoli di dominazioni straniere e di immobilità sociale non ha privato i Greci dell'intraprendenza e della versatilità: l'antica cultura dà ancora i suoi frutti
Il territorio greco occupa l'estremità -‒ montuosa e articolata ‒ della Penisola Balcanica e quasi 500 isole: le più vaste sono Creta, Eubea, Lesbo, Rodi, Cefalonia, Chio; queste isole formano arcipelaghi (Isole Ionie, Sporadi, Cicladi, Dodecanneso), fitti soprattutto nell'Egeo meridionale.
La terraferma è un insieme di penisole. Da quella principale, che ha coste spesso compatte, basse e sabbiose, si stacca la Calcidica, a nordest, che ricorda una forchetta, con tre penisole minori strette e lunghe. Alle sue spalle, una striscia di territorio lungo i Monti Rodopi (Tracia) arriva al confine con la Turchia. A sud, il lungo e stretto Golfo di Corinto separa quasi del tutto, salvo un istmo brevissimo (tagliato da un canale), il Peloponneso, a forma di mano con quattro dita.
La catena montuosa principale è quella del Pindo, imponente, che si spinge fin nel Peloponneso e con catene minori verso l'Egeo e l'Attica. La più alta cima greca è l'Olimpo, il monte degli dei (2.917 m), ma anche nelle isole si trovano montagne elevate, specie a Creta (2.454 m).
Lungo le coste si trovano le pianure: la piana della Tessaglia, quella del fiume Vardar ‒ in Grecia chiamato Axios ‒ e quella dell'Acarnania, un tempo paludosa, sul versante ionio.
Geologicamente giovane, interessata da terremoti e vulcani, la Grecia è in gran parte formata da rocce calcaree: estesi sono i fenomeni carsici, scarse le acque superficiali e brevi i fiumi. Il clima, mediterraneo salvo che nel Nord (continentale), e il diboscamento hanno prodotto una forte erosione, tanto che per gran parte la Grecia appare rocciosa e quasi spoglia di vegetazione, specie nelle isole.
Forse nell'antichità il territorio della Grecia era più generoso: ma certo la sua popolazione è rimasta scarsa per secoli. Dall'indipendenza (1830) a oggi, in compenso, malgrado l'intensa emigrazione, la popolazione si è moltiplicata dieci volte, grazie al forte aumento dei traffici marittimi e alla modernizzazione, concentrandosi nella regione della capitale ‒ oggi la Grande Atene ospita più di un terzo di tutti i Greci ‒ e mantenendo una forte compattezza culturale. Con un'agricoltura poco produttiva (olio, uva, tabacco) e insufficiente, scarsi minerali utili, industrie di piccole dimensioni e poco avanzate, l'economia greca ha la sua forza nella grande tradizione commerciale, nella terza flotta mercantile al mondo, nelle rimesse degli emigrati e nei 14 milioni di turisti che ogni anno visitano le aree archeologiche e invadono spiagge e isole.
Dopo l'ingresso nell'Unione europea e l'adozione dell'euro, una nuova spinta alla modernizzazione ha investito il paese, anche grazie alle molte opere realizzate per le Olimpiadi del 2004. Così, accanto alla Grecia rurale e marittima ‒ straordinariamente bella ‒ e a quella dei grandi monumenti (Atene, Olimpia, Micene, Cnosso...), una Grecia più moderna si sta mettendo al passo dell'Europa: le condizioni di vita sono migliorate, la ricchezza è aumentata. E, cosa più importante di tutte, la Grecia e il suo popolo sono rimasti sereni e ospitali.