Monaco e teologo (Liegi 1085 circa - Signy 1148). Di nobile famiglia, entrò con suo fratello Simone nel monastero benedettino di S. Nicaise a Reims, ove completò la sua formazione culturale (risentì viva l'influenza di Anselmo di Laon) e poi fu monaco. Dal 1119 abate di Saint-Thierry nei pressi di Reims, ebbe profonda amicizia per s. Bernardo di Clairvaux, di cui fu anche ascoltato consigliere. Dimessosi dalla sua dignità nel 1135, si ritirò nel monastero cisterciense di Signy. Oltre che alle opere dirette a confutare le tesi di Abelardo, Guglielmo di Conches e Gilberto Porretano, G. di Saint-Thierry va ricordato anche per la sua Vita sancti Bernardi (fino al 1130), per le opere teologiche Speculum fidei, Aenigma fidei, De Sacramento altaris, tutte di originale e vasta dottrina, per il De contemplando Deo, trattato ascetico e mistico, e infine per la famosa Epistola ad fratres Montis Dei (o De vita solitaria).