Figlio (1071-1126 o 1127) di Guglielmo VIII e di Ildegarda di Borgogna, successe al padre a poco più di quindici anni (1086). Dieci anni dopo, profittando dell'assenza di Raimondo conte di Tolosa, partito per la prima crociata, s'impadronì prima del suo titolo e poi del suo stato, usurpazione che durò poco tempo per la resistenza opposta dal figlio di Raimondo, Bertrando, e dai suoi alleati (1100). Partì allora con un suo esercito per la Terra Santa, ma perse tutti i suoi uomini e dovette rifugiarsi ad Antiochia. Tornato dopo varie vicende in patria, nel 1114 s'impadronì ancora una volta della contea di Tolosa, che conservò fino al 1120. Combatté inoltre contro i Mori in Spagna e contro i Tedeschi ai confini della Champagne. G. fu anche trovatore di notevole valore, e fra i più antichi, in lingua provenzale. Padrone d'una tecnica esperta e raffinata, mostra nelle undici liriche a noi pervenute (alcune d'argomento salace, accanto ad altre di tono sentimentale) una notevole freschezza d'ispirazione unita a una considerevole disciplina artistica.