MENGARINI, Guglielmo
Ingegnere elettrotecnico, nato il 27 dicembre 1856 a Roma, dove morì il 16 luglio 1927. Nel 1886 iniziò presso la R. Scuola d'applicazione per gl'ingegneri un corso libero di elettrotecnica; nel 1891 ebbe di questa materia l'incarico ufficiale, e nel 1900 la cattedra di professore che tenne fino al 1910.
Fu autore di varie ricerche originali: sulla misura assoluta dell'unità di resistenza elettrica; sopra un fenomeno spettrale fisiologico; sul massimo d'intensità luminosa dello spettro solare e sopra l'elettrolisi con correnti alternate; i loro risultati furono pubblicati in Atti della R. Accademia dei Lincei fra il 1878 e il 1889. Parecchi altri lavori e relazioni di indole tecnica pubblicò in varie riviste e periodici.
A partire dal 1890 l'opera del M. si svolse in prevalenza nel campo industriale; prima come direttore del servizio di elettricità, istituito dalla Società anglo-romana del gas; poi come progettista dell'impianto d' illuminazione, riscaldamento e ventilazione della nuova aula del parlamento; e soprattutto come autore del grande impianto idroelettrico di produzione e trasmissione dell'energia da Tivoli a Roma, che fu a suo tempo considerato come il più importante del mondo. Quel primo impianto monofase venne dieci anni dopo trasformato, sotto la direzione del M., in sistema trifase, per sopperire alle crescenti richieste di energia motrice dell'industria. Abbandonata la direzione tecnica della Società anglo-romana, il M. tenne ancora in Roma una serie di conferenze sopra i fenomeni di luminescenza; partecipò a varie spedizioni scientifiche per lo studio delle eclissi solari, e ne scrisse relazioni interessanti nella Nuova Antologia (1914-1926). Durante la guerra mondiale si occupò attivamente dei problemi di navigazione sottomarina. Fu nominato senatore del regno nel 1919.