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Guglielmo VII marchese di Monferrato

di Giorgio Baruffini - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Guglielmo VII marchese di Monferrato

Giorgio Baruffini

Della famiglia degli Aleramici, nacque intorno al 1240 da Bonifazio II e da Margherita di Savoia. Successo al padre nel 1254, s'impose ben presto per la sua azione a largo raggio, tesa alla costituzione di una vasta signoria territoriale che, partendo dalle sue terre del Monferrato, si estendesse verso la media pianura padana in direzione di Pavia e di Milano.

Dopo aver appoggiato Manfredi e Oberto Pelavicino seguendo la tradizionale politica ghibellina dei suoi predecessori, al profilarsi della venuta di Carlo d'Angiò si accostò a lui, e alle sue truppe concesse libero passaggio per il marchesato (1265). Si trattava evidentemente di una scelta necessaria, determinata dalla preoccupazione di porsi al riparo da un'eventuale aggressione dell'Angioino, al quale il Monferrato sbarrava la via d'Italia; ma, quando si accorse che le mire di Carlo si spingevano anche alle città piemontesi, fu pronto a staccarsene per volgersi ad appoggiare le pretese imperiali di Alfonso di Castiglia, di cui sposò la figlia Beatrice in seconde nozze (1271). Per la celebrazione del matrimonio G. si recò in Spagna, e qui si adoperò perché Alfonso intervenisse attivamente in Italia, forte dell'appoggio dei cardinali ghibellini: il vicariato imperiale che il Castigliano gli concesse parrebbe testimoniare questa volontà d'intervento, rimasta tuttavia senza seguito, con grave pregiudizio di G., che si trovò completamente isolato e per di più scomunicato da Gregorio X.

Solo la rinuncia di Alfonso ai suoi diritti (1275) venne a liberarlo da questa incomoda posizione, consentendogli più tardi (1278) di avvicinarsi a Rodolfo d'Asburgo e al nuovo pontefice, Niccolò III, delle cui tendenze antiangioine correva la voce. Inizia così il periodo più fortunato dell'azione di G., che vede per circa un decennio l'estendersi della sua signoria, con diversi titoli giuridici, a numerose città piemontesi e lombarde: Vercelli, Alessandria, Acqui, Tortona, Casale, Ivrea, Torino, Como e, per un quinquennio (1278-82), Milano. La potenza raggiunta dal marchese e il quasi completo controllo delle vie appenniniche erano tuttavia destinati a stimolare l'alleanza tra le forze che premevano da varie direzioni: nasce così una coalizione antimarchionale di cui sono anima i Savoia e Matteo Visconti (1287) e cui aderirà più tardi Asti. Dopo aver combattuto con alterno successo, G., recatosi ad Alessandria per raccoglier nuove forze, venne travolto dall'improvvisa ribellione della città. Catturato, fu rinchiuso in una gabbia nelle carceri cittadine, dove morì il 6 febbraio 1292, dopo un anno e mezzo di prigionia. La sua morte segnò la dissoluzione del suo dominio, eccettuato il nucleo centrale delle terre feudali, destinate a passare al figlio Giovanni, che avrebbe più tardi condotto una lunga e sfortunata guerra contro Alessandria per vendicare il padre.

Una personalità di questa statura non poteva passare inosservata da D., che inserisce G. tra i protagonisti della politica europea dell'ultimo Duecento (Pg VII 133-136), anche se tra loro più basso in segno di minor dignità. Sottolineando come la guerra condotta per causa sua anche dal figlio fa pianger Monferrato e Canavese, il poeta concorda in questo severo giudizio con i contemporanei, che nel marchese videro soprattutto l'espressione di una smodata e insaziabile ambizione.

E stata pure avanzata l'ipotesi che sia G. il buono Marchese di Monferrato lodato in Cv IV XI 14 per la sua liberalità, e non Bonifazio di Monferrato (v.): ma di tale virtù di G. non si ha particolare menzione nei contemporanei.

Bibl. - Dato il posto rilevante da lui occupato nella vita italiana del '200, in numerose cronache si trovano notizie su G.; in particolare saranno da tenere presenti, oltre alla Cronica di Salimbene e agli Annales Ianuenses dei continuatori di Caffaro, gli Annales Piacentini gibellini, in Mon. Germ. Hist., Scriptores XVII, Hannover 1861, 457-581; il Chronicon Parmense, in Rer. Itai. Script.² IX IX, Città di Castello 1902, e G. Ventura, De gestis civium Astensium, in Mon. Hist. Patriae, Scriptores, Torino 1848, 697-816; tardo ma bene informato è G. Della Chiesa, Cronaca di Saluzzo, ibid., 841-1076. Un'ottima monografia è quella di A. Bozzola, Un capitano di guerra e signore subalpino: G. VII di Monferrato (1254-1292), in " Miscellanea di Storia Ital. " s. 3, XIX (1920) 261-443.

Vedi anche
Ivrea Comune della prov. di Torino (30,2 km2 con 24.219 ab. nel 2008; detti Eporediesi). Si estende parte in piano, parte su rilievi (altezza media 250 m s.l.m. ca.) ai piedi della Serra cui dà il nome, e al centro del grande anfiteatro morenico aostano. Capoluogo del Canavese, si è sviluppata come importante ... Torino Comune del Piemonte (130,2 km2 con 908.263 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e di regione. Sorge alla confluenza della Dora Riparia con il Po, in un’area alluvionale (239 m s.l.m.) compresa fra l’anfiteatro morenico di Rivoli e una serie di colline situate a oriente (fra cui, la collina di Superga). ... Aleràmici Aleràmici. - Celebre famiglia marchionale: discende, storicamente, da Aleramo, figlio di un Guglielmo salico o borgognone, che ebbe possessi dai re Lotario e Ugo nei comitati di Asti e di Vercelli (933) e la dignità marchionale (dopo il 950) da Berengario II, del quale sposò in seconde nozze la figlia ... Savòia, Tommaso III di, detto anche Tommasino Savòia, Tommaso III di, detto anche Tommasino. - Figlio (n. 1252 circa - m. 1282) primogenito di Tommaso II; al pari del padre reca abusivamente il numero d'ordine, non essendo stato mai conte di Savoia. Pur avendo diritto all'eredità comitale, ne fu privato dagli zii Pietro II e Filippo I; sotto il ...
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    Enciclopedia on line
    Figlio (n. 1240 circa - m. Alessandria 1292) di Bonifacio II detto il Gigante, successe al padre nel 1253 sotto la tutela della madre. Continuando la politica ghibellina della famiglia, fin dal 1260 iniziò l'opposizione agli Angioini in Piemonte, alleandosi (1261) con Manfredi contro Carlo d'Angiò. ...
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 60 (2003)
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  • GUGLIELMO VII marchese di Monferrato
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    Annibale BOZZOLA Degli Aleramici di Monferrato, nacque intorno al 1240 da Bonifacio II e da Margherita di Savoia, e successe al padre nel 1253, restando sotto la tutela della madre. I primi segni di una sua politica personale appaiono nel 1260, quando acquistò la signoria ad Alessandria e si unì ad ...
Vocabolario
guglièlmo
guglielmo guglièlmo s. m. – In numismatica, nome di monete d’oro dei Paesi Bassi che furono coniate fino al 1875, così dette dai sovrani di nome Guglielmo effigiati nel dritto.
marchéṡe¹
marchese1 marchéṡe1 s. m. [der. di marca2]. – 1. Nel medioevo, il conte di una marca, cioè di un territorio di confine. 2. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di duca; anche la persona investita di tale titolo. Corona...
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