Scrittore tedesco (Danzica 1927 - Lubecca 2015). Premio Nobel per la letteratura (1999), autore tra i più significativi della Germania del dopoguerra, fin dai suoi esordi (la raccolta di liriche Die Vorzüge der Windhühner,1956), ha manifestato una predilezione per temi e toni realistici d'immediata concretezza, che si sono andati progressivamente organizzando in un forte impegno sociale e politico, di cui attesta anche una variegata produzione teatrale. Ha ottenuto successo mondiale con Die Blechtrommel, 1959 (trad. it. Il tamburo di latta, Milano 1962), una delle opere che per prime fecero parlare di un'effettiva presenza letteraria tedesca dopo vari anni di sconcerto e di perplessità. Tra gli altri romanzi: Die Rättin (1986; trad. it. 1987), in cui l'impegno pacifista assume toni apocalittici; Ein weites Feld (1995; trad. it. È una lunga storia, 1998), romanzo in cui è nuovamente affrontato il tema dell'unificazione tedesca; Im Krebsgang (2002; trad. it. 2002), sul tema doloroso dell'espulsione dei Tedeschi dai territori perduti dopo il
La militanza di G. si è espressa anche in una vivace attività saggistica: in Deutscher Lastenausgleich (1990; trad. it. Discorso di un senza patria, 1991) ha preso posizione contro un affrettato processo di riunificazione fra le due Germanie.
Dopo la guerra e la prigionia s'iscrisse all'Accademia di belle arti di Düsseldorf, seguitando poi a coltivare la pittura e il disegno. Alla prima raccolta di liriche, Die Vorzüge der Windhühner, hanno fatto seguito Gleisdreieck (1960) e Ausgefragt (1967). La tematica affrontata in Die Blechtrommel, in cui è ripercorsa la tragica storia della Germania nazista narrata da una prospettiva singolare e in uno stile provocatorio che ha fatto scuola e dove si esprimevano al massimo grado le potenzialità dell'autore, anima anche altri romanzi (Katz und Maus, 1961, trad. it. 1964; Hundejahre, 1963, trad. it. 1966; Örtlichbetäubt, 1969, trad. it. 1971). Un vistoso ritorno al disegno epico d'ampio respiro è costituito dal romanzo Der Butt (1977; trad. it. 1979), storia dell'arte culinaria e dei rapporti di amore-potere fra uomo e donna negli ultimi 4000 anni. Quasi una fiaba allusiva alla storia del Gruppo 47, al quale G. aveva aderito in gioventù e che si era da poco sciolto, è il racconto Das Treffen in Telgte (1979; trad. it. 1982), ambientato nell'epoca barocca; meno riuscito il romanzo Unkenrufe (1992; trad. it. 1992). In campo drammaturgico è interessante il dramma d'attualità politica Die Plebejer proben den Aufstand (1966; trad. it. 1968), alla ricerca di una difficile sintesi fra disciplina artistica e responsabilità civica. La militanza di G. si è espressa anche in una vivace attività saggistica: oltre al già citato Deutscher Lastenausgleich si ricorda Vier Jahrzehnte (1992). Tra le altre pubblicazioni: Novemberland (1993), raccolta di tredici sonetti; Mein Jahrhundert (1999; trad.it. 1999), cento racconti che, anno per anno, ricostruiscono la storia, tra speranze e orrori, del 20° secolo. Al 1995 risale il breve carteggio pubblico tra G. e il premio Nobel giapponese K. Ōe, riunito nel volume Gestern, vor 50 Jahren: ein deutsch-japanischer Briefwechsel 1995; trad. it. 1997): una riflessione dei due scrittori sulle tragiche conseguenze della guerra provocata dai loro rispettivi paesi. Un'ampia scelta della produzione pubblicistica di G., in cui torna sovente il tema dei rapporti tra letteratura e politica, è contenuta nel volume Der Autor als fragwürdiger Zeuge (1997). Nel 2006 ha pubblicato Beim Häuten der Zwiebel (trad. it. 2007) una sorta di autobiografia in cui rivela, tra l'altro, il suo passato di soldato nelle fila dei reparti combattenti delle SS durante la seconda guerra mondiale. Le dichiarazioni rilasciate alla stampa tedesca in occasione dell'uscita del libro hanno suscitato aspre polemiche, la reazione artistica alle quali è contenuta in Dummer August (2007; trad. it. 2007), una raccolta di 41 poesie e 28 disegni; le vicende politiche fanno invece solo da sfondo al percorso autobiografico delineato in Die box (2008; trad. it. 2009), cui ha fatto seguito Grimms Wörter (2010). Nel 2012 è stato tradotto in italiano Unterwegs von Deutschland nach Deutschland, il diario che G. tenne nel 1990 subito dopo la caduta del muro di Berlino. Nell'aprile dello stesso anno vivissime reazioni ha suscitato la controversa poesia Ciò che deve essere detto, pubblicata sul quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, che contiene una dura critica contro Israele per la sua politica nei confronti dell'Iran: il governo israeliano ha dichiarato G. persona non grata, mentre da più parti è stato chiesto di ritirare il premio Nobel assegnato allo scrittore, invito che però l'Accademia svedese non ha reputato di dover accogliere. Nel 2015 è stato pubblicato postumo il volume Vonne Endlichkait, raccolta di poesie, saggi brevi e disegni cui lo scrittore ha lavorato fino a poco prima della morte.