Romanziere svedese (Jönsarbo 1858 - Stoccolma 1909). In giovinezza aderì al naturalismo (Grakållt "Freddo umido", 1882) attingendo alla vita del popolo (Fattigt folk "Povera gente", 1887). Nel romanzo Medusas huvud ("Testa di Medusa", 1895), ispirandosi a M. Maeterlinck e a F. M. Dostoevskij, rinnegò il credo ateo, radicale, veristico, che in passato aveva seguito. E al suo nuovo senso della vita s'ispirano due commedie burlesche, una raccolta di schizzi umoristici: Mina pojkar ("I miei ragazzi", 1896). L'ultimo periodo di attività fu caratterizzato dall'influenza di H. Ibsen e di J. A. Strindberg: Åktenskapets komedi ("La commedia del matrimonio", 1898); Själarnas kamp ("Lotta d'anime", 1904); e a questo periodo risale l'opera cui deve molto la sua notorietà europea: Boken om lillebror ("Il libro del fratellino", 1898), alquanto sentimentale e superficiale malgrado le non poche pagine schiettamente delicate.