KURTÁG, György
Musicista ungherese di origine rumena, nato a Lugos il 19 febbraio 1926. Compiuti gli studi al Conservatorio di Budapest (1946-55) ha seguito corsi di perfezionamento a Parigi con D. Milhaud, O. Messiaen e M. Stein. È stato professore di pianoforte e di musica da camera prima al Conservatorio, poi alla Scuola superiore di musica di Budapest.
Erede della musica seriale, K. ne sintetizza gli aspetti fondamentali espressi da Schönberg, Berg e Webern, che consistono principalmente nell'impiego di testi adoperati come formanti della struttura musicale, secondo la tradizione espressionista; nella sistemazione dei parametri del linguaggio musicale, in base a una filiazione dalla dodecafonia e nello stesso tempo dalle tecniche esoteriche quattrocentesche; nel rifiuto della ripetitività mediante la concisione aforistica. Nella sua produzione, quantitativamente ristretta, prevalgono composizioni cameristiche (Quartetto op. 1, 1959; Quintetto per fiati op. 2, 1959; Hommage à András Mihály op. 13, dodici microludi per quartetto, 1977) e vocali-strumentali (I detti di Peter Bornemisza op. 7, 1963-68; Quattro canti su poesia di Janos Pilinszky op. 11, 1975; Messaggi della fu demoiselle R.V. Trussova op. 17, 1976-80; Scene di romanzo op. 19, 1981-82).
Bibl.: György Kurtag, a cura di Fr. Spangemacher, Bonn 1986.