Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella d. i dodici suoni della scala cromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza [...] tonica-dominante, nella d. l’unità è ottenuta con l’impiego della serie. Dal suo primo sorgere in poi la musica dodecafonica ha ampliato le sue basi. Dopo Schönberg, e i suoi discepoli A. Berg e A. Webern, hanno continuato questa tecnica altri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La dodecafonia è un metodo compositivo ideato da Arnold Schönberg, incentrato sulla serie [...] alle sette note che formano la scala da cui la tonalità prende nome, per esempio Do maggiore, Re minore ecc. Nella dodecafonia, invece, il principio organizzatore non è più una tonalità, ma tutte le dodici note (corrispondenti a tutti i tasti bianchi ...
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Musicista (Vienna 1874 - Los Angeles 1951). Si può considerare un autodidatta, sebbene una severissima coscienza artistica e un profondo studio dei classici lo sorreggessero in tale autoeducazione. Il [...] tonali classici, condusse in seguito S. all'elaborazione di un complesso di norme, cui egli diede il nome di dodecafonia (v.). Il sistema dodecafonico, applicato da S. per la prima volta nei 5 Klavierstücke op. 23 e poi usato con maggiore o minore ...
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Musicista italiano (Pisino, Istria, 1904 - Firenze 1975). Fu tra i primi in Italia ad accostarsi alla dodecafonia, che assimilò in maniera personale per la prima volta nel Divertimento in quattro esercizi [...] attività di compositore, nella quale subì da principio gli influssi delle forme preclassiche (Cinque-Seicento) per aderire in seguito alla dodecafonia. Dopo i quattro canti Dalla mia terra (1928) per soli coro e orchesta, D. si è poi rivolto a varî ...
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serialismo integrale
locuz. sost. m. – Nella musica, tecnica compositiva basata sull’applicazione dell’organizzazione seriale non solamente all’altezza delle note (come nella dodecafonia di A. Schönberg [...] e A. Webern) ma anche ad altri parametri come la durata, la dinamica, il registro, il timbro. Anticipato da O. Messiaen, il s. i. trova un pieno sviluppo nell’opera di P. Boulez, autore del celebre pamphlet ...
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Compositrice e artista multimediale giapponese (n. Tokyo 1933). Studiò composizione, canto e filosofia tra New York, San Francisco e Tokyo. Dopo un interesse iniziale per la dodecafonia, si legò agli ambienti [...] delle avanguardie newyorchesi attorno a J. Cage, D. Tudor e al Living Theater. In questo contesto, lavorò soprattutto a performances estemporanee: non composizioni in senso tradizionale, ma "indicazioni" ...
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Musicista spagnolo (Valls 1896 - Cambridge 1970), residente in Inghilterra dal 1939, cittadino britannico dal 1960. Studiò a Vienna con A. Schönberg, del quale è stato fervente seguace; fu il primo a introdurre [...] la dodecafonia in Spagna. Ha scritto l'opera The Duenna (1949), i balletti Ariel (1936), Soirées de Barcelona (1938), Alegrías (1943), Pandora (1944), Don Quixote (1950), la zarzuela El barberillo de Lavapiés (1954). ...
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Pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano (Milano 1929 - Parma 2014). Musicista tra i più originali del jazz europeo, G. ha fuso felicemente procedimenti compositivi tipici della musica colta [...] del Novecento (in partic. la dodecafonia) con la prassi improvvisativa propria del jazz. La sua visione estetica mira all'unificazione dei diversi linguaggi musicali (musica totale) e alla coesistenza e interazione dei differenti mezzi espressivi ( ...
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Musicista polacco (Varsavia 1913 - Parigi 1972), trasferitosi in Francia (dal 1926). Studiò a Vienna con A. Schönberg e A. Webern. Compositore, direttore d'orchestra e musicologo, è noto soprattutto per [...] la sua opera di divulgatore della dodecafonia con i volumi Schönberg et son école (1946) e Introduction à la musique de douze sons (1949). Altre sue opere: Histoire de l'opéra (1957; trad. it. 1966); la raccolta di articoli Thinking for orchestra ( ...
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PROSPERI, Carlo
Paolo Somigli
PROSPERI, Carlo. – Nacque a Firenze il 13 marzo 1921, secondo dei tre figli di Alfredo (1888-1980) e di Maria Piani (1893-1966).
Trascorse l’infanzia a Firenze; si iscrisse [...] in corno nel 1940 con Pasqualino Rossi. Determinante l’incontro con Luigi Dallapiccola, che lo introdusse all’atonalità e alla dodecafonia e ne fu, di fatto, maestro.
Con l’entrata in guerra dell’Italia, Prosperi venne inviato in Montenegro. Nell ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...