GYULAI di Maros-Németh e Nadaska, Férencz (Francesco)
Generale austriaco, nato a Pest nel 1798, morto a Vienna il 1 settembre 1868. Di antica famiglia comitale, era figlio di un feld-maresciallo segnalatosi nelle file austriache durante le guerre della Rivoluzione. Dedicatosi anch'egli alle armi, fu maggior generale nel 1839. Fino dal 1847 era governatore generale di Trieste e dell'Istria, e, nel periodo critico per la monarchia asburgica del 1848-49, rese ad essa apprezzati servizî, fortificando Trieste e Pola per sottrarle ad attacchi italiani. Resse poi per un anno il Ministero imperiale della guerra, e in occasione della guerra di Crimea fu incaricato di negoziati politici presso l'imperatore di Russia. Quando, nel '57, l'imperatore Francesco Giuseppe volle inaugurare una nuova politica di moderazione e di riforme amministrative nel Lombardo-Veneto, il G. fu chiamato a succedere al vecchio maresciallo Radetzky, messo a riposo. Ma nella guerra d'Italia del 1859 la sua fama militare volse al tramonto. Dopo avere, per ordine e a malincuore, iniziata offensivamente la campagna contro i Piemontesi, rimase inoperoso e indeciso per una ventina di giorni in attesa di rinforzi, a malgrado della superiorità numerica di cui fin dall'inizio disponeva, dando così tempo d'intervenire all'esercito francese. Dopo gli scontri sfortunati per le armi austriache di Montebello e di Palestro, battuto nella sanguinosa battaglia di Magenta e poi in retroguardia a Melegnano, venne esonerato dal comando, che fu assunto personalmente dall'imperatore, affiancato dal vecchio maresciallo Hess. Da buon soldato, il G. chiese ed ottenne di assumere il comando del reggimento a lui intitolato e di cui era nominalmente proprietario (Regimentsinhaber); ma questo era, e rimase, di presidio a Mantova e non ebbe occasione di combattere.
Bibl.: Cfr.: Der Krieg in Italien 1859, Vienna 1872-76; La guerra del 1859 per l'indipendenza italiana, Roma 1912.