Scrittore e letterato tedesco (Rendsburg, Schleswig-Holstein, 1913 - Monaco di Baviera 1997). Studiò discipline umanistiche nelle università di Tubinga, Berlino e Monaco. Fu soldato durante la seconda guerra mondiale. Dal 1968 al 1974 presiedette l'Accademia bavarese di belle arti (Monaco). Ricollegandosi a un esistenzialismo di dichiarata ispirazione cristiana, ne qualificò e interpretò i temi più urgenti della cultura contemporanea. Come lirico subì l'influsso di R. M. Rilke (sul quale pubblicò i saggi Rilkes Sonette an Orpheus, 1937, e Der späte Rilke, 1949), nonché di T. S. Eliot e di G. Benn, dei quali raccolse l'eredità anche come critico. Da ricordare: Klage um den Bruder (1947), Hier in der Zeit (1949), Labyrinthische Jahre (1952). Rilevante la sua attività di critico: Die Welt ohne Transzendenz (1949), polemico nei riguardi dell'ultimo Th. Mann, Ja und Nein (1954), Das Schöne und das Wahre (1958), Kritisches Verstehen (1961), Avantgardismus und die Zukunft der modernen Kunst (1964), Plädoyer für den Einzelnen (1967), Kreiselkompass (1976), Amerikaner und Deutsche: Dialog zweier Kulturen (1977), Sartre in Stammheim (1982). Fra la narrativa e la memoria si collocano Das Schiff. Aufzeichnungen eines Passagiers (1956), e Indiana Campus. Ein amerikanisches Tagebuch (1969). Tra le sue opere di saggistica, si ricorda Vom Eigensinn der Literatur: kritische Versuche aus den achtziger Jahren (1989).