(ted. München) Città della Germania (1.326.807 ab. nel 2008), capoluogo del Land di Baviera. Sorge a 520 m s.l.m sulle sponde del fiume Isar ed è stata favorita dal convergere di varie strade provenienti dai valichi delle Alpi (la città costituisce il principale punto di accesso all’area alpina orientale), del Giura Svevo, della Selva Boema. Ciò ha contribuito, fin dal 15° sec., allo sviluppo di varie attività artigianali, fra cui fabbriche di ceramica e di strumenti musicali a corda, lavorazione del cuoio. A partire dal 19° sec. la costruzione della rete ferroviaria tedesca determinò una progressiva affermazione di M. come nodo di scambio intercontinentale e centro commerciale e finanziario e un intenso incremento delle attività industriali, oltre a un grande ampliamento dell’area urbana. Nel corso degli ultimi 2 decenni del 20° sec., M. è poi diventata il polo organizzatore e il motore di sviluppo di una delle regioni più vitali e dinamiche d’Europa (comprendente, oltre alla Baviera, anche il vicino Land di Baden-Württemberg). Le maggiori industrie sono quella elettronica, elettrotecnica, chimica, meccanica (automobilistica, aeronautica, strumenti di precisione), ottica, della produzione di birra, di tabacco e di pneumatici. Negli anni 1990 la città si è dotata di un parco tecnologico dove si realizzano avanzate attività di ricerca nei campi della telematica e delle biotecnologie. Le grandi tradizioni culturali e il patrimonio artistico fanno di M. uno dei principali centri culturali e turistici del paese; vi si svolge l’Oktoberfest, importante manifestazione popolare istituita nel 1810. M. è inoltre il maggior nodo ferroviario della Germania meridionale e possiede inoltre il secondo più importante aeroporto tedesco dopo il Flughafen-Rhein-Main di Francoforte sul Meno.
Fu fondata (1158 ca.) da Enrico il Leone, duca di Baviera, alla confluenza della ‘via del sale’ con altre due arterie commerciali che da Norimberga e Ratisbona conducevano in Italia. Nel 1180 passò, con il ducato di Baviera, ai Wittelsbach che vi stabilirono (1255), dopo l’incorporazione all’Impero di Ratisbona, antica capitale del ducato, la sede del governo. Fortificata nel 1319, crebbe nonostante i contrasti fra l’alta borghesia e le corporazioni (1397-1403); dopo la riunione dell’Alta e della Bassa Baviera (1506), cominciò a gareggiare con Augusta che, danneggiata durante le guerre di religione (16° sec.) perse a favore di M. il primato commerciale nella Germania meridionale. Divenuta centro della cultura tedesca rinascimentale con il duca Alberto V (1550-79), nel corso della guerra dei Trent’anni M. costituì il fulcro del cattolicesimo nei paesi dell’Impero ma, nel 1632, fu occupata dagli Svedesi. Durante la guerra di successione spagnola subì la strage del Natale di Sendling (1705), per aver partecipato alla rivolta dei Bavaresi contro l’occupazione austriaca; danneggiata durante le guerre napoleoniche M. divenne, con Massimiliano Giuseppe IV, re di Baviera dal 1806, la capitale di uno Stato più vasto e più inserito nella politica internazionale. Al termine della Prima guerra mondiale fu proclamata a M. la Repubblica bavarese (1918); nel 1919 la città vide sorgere il governo comunista dei consigli degli operai e dei soldati, soppresso dalle truppe del ministro della Difesa G. Noske, affiancate da formazioni paramilitari di destra (Freikorps); fu teatro del fallito putsch di Hitler (8-9 nov. 1923), prodromo all’avvento del nazionalsocialismo in Germania. Bombardata durante la Seconda guerra mondiale, fu occupata dagli Alleati il 1° maggio 1945.
In origine l’asse principale della città, sviluppata su pianta ovale, era costituito dal rettifilo della Kaufingerstrasse, mentre il Mercato (od. Marienplatz, con il Municipio neogotico, 1867-1908) e la chiesa di S. Pietro erano in disparte, su un’altura. Nel 13° e 14° sec. M. raggiunse i limiti della attuale Altstadt e tale rimase, salvo alcune aggiunte nel 16° sec., fino al 19° secolo. Da considerare l’ampliamento dovuto al ruolo di capitale della Baviera. La chiesa più importante è il duomo (J. Ganghofer, 1468-88, ricostruito dopo la Seconda guerra mondiale). Pure parzialmente distrutte S. Pietro (1181, rimaneggiata in epoca gotica, in parte ricostruita nel 18° sec.; J. Gunetzrhainer, E.Q. Asam, I. Günther) e S. Michele (della fine del 16° sec., sul tipo del Gesù di Roma). S. Gaetano (1663-75), iniziata da A. Barelli, con facciata di F. Cuvilliés, segna il trionfo del barocco. Gioielli del rococò bavarese sono S. Giovanni Nepomuceno (1732-46), dei fratelli Asam, e S. Michele nel quartiere di Berg am Laim (1737-51), di J.M. Fischer, decorata da J.B. Zimmermann. Per l’architettura civile, al 1470 risale il Municipio vecchio (J. Gang;hofer). Il palazzo reale è un complesso del 16°-17° sec.; tre delle facciate esterne sono del 19° secolo. Nell’interno, le Reiche Zimmer di Effner e Cuvilliés, restaurate dopo i bombardamenti, rappresentano l’apogeo del primo rococò bavarese. Importante l’antiquarium, del 1590, con opere di eccezionale interesse storico e artistico. Il Residenztheater (1751-53), di F. Cuvilliés, è esempio insigne di architettura rococò. Nelle vicinanze della città è il castello di Nymphenburg (17°-18° sec.). Sensibile l’impronta degli edifici neoclassici di L. von Klenze (Glyptothek, Alte Pinakothek, Propilei, piazza dell’Odeon) e di F. Gärtner (Biblioteca Nazionale e Università, Ruhmeshalle, o Sala della Gloria, Loggia dei Marescialli, S. Ludovico, Porta della Vittoria). Tra i parchi: il grande Englischer Garten, su progetto dell’americano B. Thomson (1789). Espressione del classicismo del periodo del Terzo Reich è la Haus der Kunst (P.L. Troost, 1933-37), poi sede della Staatsgalerie Moderner Kunst. Tra le realizzazioni della seconda metà del 20° sec., oltre alle infrastrutture e agli impianti sportivi sorti per le Olimpiadi del 1972 (torre della televisione, tensostrutture di F. Otto ecc.), si ricordano gli edifici per la BMW di K. Schwanzer (1972), per la Siemens di van der Broek e Bakema (1974-82) e di R. Meier (1984-90), l’Archivio civico di H.-B. von Busse (1989), l’impianto di depurazione Gut Marienhof di K. Ackermann (1989), la Chiesa del Sacro Cuore dello studio Allman Sattler Wappner Architekten (2000), il complesso Fünf Höfe di Herzog e de Meuron (2003).
La città ospita numerosi e importanti musei: Alte Pinakothek (1836); Neue Pinakothek (1853, ricostruita nel 1981 su progetto di A. von Branca); Pinakothek der Moderne (2000, di S. Braunfels, che riunisce la Staatsgalerie Moderner Kunst e le raccolte di grafica e design) ecc. Di eccezionale interesse il Bayerisches Nationalmuseum; altre importanti raccolte d’arte sono la Städtische Galerie im Lenbachhaus; il Münch;ner Stadtmuseum; la villa di F. von Stuck. Per le collezioni scientifiche si ricorda il grandioso Deutsches Museum (fondato nel 1906).
Conferenza di Monaco Riunitasi il 29-30 settembre 1938, con la partecipazione di Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia, approdò al cosiddetto patto di M., in virtù del quale la Germania fu autorizzata a procedere all’annessione dei Sudeti cecoslovacchi. L’atteggiamento degli Inglesi e dei Francesi, che a M. favorì lo smembramento della Cecoslovacchia e diede di fatto via libera ad A. Hitler per l’occupazione di Praga (marzo 1939), fu condannato da larghissimi strati dell’opinione pubblica e interpretato come un cedimento alla violenza, sì che è invalsa l’espressione di spirito di M. a designare una politica arrendevole verso uno Stato che proceda contro i principi della convivenza internazionale.