Corrente artistica, sviluppatasi in Europa durante il 19° sec., che mirava alla rivalutazione dell’arte medievale e in particolare dell’architettura gotica. Tale tendenza si impose inizialmente soprattutto in Gran Bretagna, in continuità con la tradizione gotica inglese, cui furono sensibili nel 18° sec. architetti come C. Wren, e a cui possono ricondursi fantasie architettoniche come il complesso di Strawberry Hill, voluto da H. Walpole. Le ricerche storiche sull’architettura gotica, l’interesse romantico per la vita e l’arte del Medioevo, l’intensa opera di restauro dei monumenti medievali diedero luogo, nel 19° sec., al formarsi di un vero e proprio gothic revival. Intorno alla metà del secolo si sviluppa la fase più originale del movimento, che trae da tali esperienze l’audace stilizzazione, la vivace policromia e la scelta dei materiali, accanto alla funzionalità organica delle costruzioni, le cui soluzioni strutturali, come l’impiego del metallo, ebbero notevole influenza anche in seguito. Dalla Gran Bretagna, dove è importante in particolare l’opera di A. Pugin, e in seguito di J. Ruskin e di W. Morris, i caratteri dello stile n. si diffusero in diversi paesi dell’Europa del Nord: in Francia, per opera e sull’esempio di E. Viollet-le-Duc, che sottolineò soprattutto le valenze strutturali e la razionalità costruttiva; in Germania e in Austria, con H.F. Waesemann, H. von Ferstel e altri. Tali approfondimenti e interpretazioni del n., divenuto ormai una delle componenti dell’eclettismo storicistico, costituirono una delle fonti principali dell’art nouveau.