Architetto e storico dell'arte (Parigi 1814 - Losanna 1879), massimo rappresentante di quel movimento, di origine romantica, che portò in Francia, attraverso l'appassionato studio dell'arte medievale, al restauro degli antichi monumenti, sovente con criterî di ripristino e di completamento che spesso distruggevano opere di epoche posteriori di grande valore. Assistente, poi successore di P. Mérimée nell'incarico di ispettore generale dei monumenti nazionali e antichità storiche, il nome di V. è legato ai restauri delle cattedrali di Vézelay, Amiens, Chartres, Laon, della Sainte-Chapelle, di Notre-Dame di Parigi, della Cité di Carcassonne. I suoi scritti (Dictionnaire raisonné de l'architecture française du 11me au 16me siècle, 1854-68; Dictionnaire raisonné du mobilier français de l'époque carlovingienne à la Renaissance, 1858-75; Entretiens sur l'architecture, 1863-72) hanno esercitato una notevole influenza non solo sui contemporanei ma anche per la formazione della moderna architettura razionalista. Soprattutto nei suoi Entretiens, legati all'esperienza di insegnamento all'École des beaux-arts (1863), apprezzati da architetti come Perret, Berlage, Horta, Wright e Le Corbusier, si ritrovano infatti alcuni principî basilari dell'architettura moderna: l'impiego dei nuovi materiali accompagnato dal progresso del calcolo matematico, il ruolo di ossatura portante, l'interdipendenza della struttura e della decorazione.