Architetto, astronomo e matematico (East-Knoyle, Wiltshire, 1632 - Hampton Court 1723). Importante figura di architetto, le cui opere sono caratterizzate dalla varietà delle piante e dagli articolati montaggi di elementi architettonici classicheggianti, sperimentalmente ricomposti in soluzioni filtrate dalla tradizione dell'architettura locale, che ne giustificano il rilevante ruolo rivestito da W. non solo in patria. Tra le opere, la ricostruzione della St. Paul's Cathedral a Londra (1675-1710).
Dedicatosi a studi scientifici, si occupò di meccanica, idraulica e astronomia raggiungendo risultati di rilievo. Partecipò alla formazione della Royal Society, fu professore di astronomia presso il Gresham College nella City di Londra (1657) e a Oxford (1661).
La frequentazione a Parigi, nel 1665, di architetti e ingegneri (tra cui probabilmente anche G. Bernini) contribuì ad accrescere il suo interesse per l'architettura, in linea con i tradizionali connotati professionali della figura dell'architetto in Inghilterra. Alla prima opera architettonica ispirata a Serlio e Palladio (Sheldonian theatre, Oxford, 1662-63), fece seguito una considerevole produzione che culminò nel suo capolavoro: la ricostruzione della St. Paul's Cathedral a Londra. Un primo progetto (di cui si conserva il modello ligneo nella stessa cattedrale), impostato su una pianta a croce greca con bracci riunificati da soluzioni concave, fu modificato su pressione delle autorità ecclesiastiche nel definitivo e più tradizionale impianto a croce latina. Il conseguente ampio spazio del transetto spinse W. a ideare un'originale struttura per la cupola (progettata nel 1704): una doppia calotta, in cui nascose un cono funzionale al sostegno dell'alta lanterna sovrastante. L'imponente tamburo, caratterizzato da un sistema particolare di contrafforti, trovò sostegno nell'altrettanto originale disposizione dei pilastri. La ricostruzione della City di Londra, distrutta dall'incendio del 1666, offrì a W. l'occasione per un vasto progetto, non attuato, che tuttavia gli consentì di erigere numerose chiese (poi distrutte o danneggiate dalla seconda guerra mondiale e parzialmente ricostruite) dalle quali emerge una straordinaria capacità inventiva. Tra le altre sue opere spiccano: l'osservatorio reale (1675-76) e il complesso del Royal Hospital (iniz. 1696, su preesistente edificio di J. Webb) a Greenwich; l'ospedale di Chelsea a Londra (1682-89); varie cappelle, collegi, biblioteche, ecc. a Cambridge e a Oxford.