(ted. Frankfurt am Main) Città della Germania (659.021 ab. nel 2007), nell’Assia, sorge a 91 m s.l.m. nella valle del Meno, estesa prevalentemente sulla destra del fiume, circa 30 km a E del suo sbocco nel Reno. Favorita nel suo sviluppo, sin dall’antichità, dalla posizione geografica, ebbe nuovo impulso dalla canalizzazione del Meno e dalla costruzione del porto fluviale (1886), in seguito ampliato con un secondo bacino (1912). La parte più antica della città è sulla destra del Meno: il suo limite orientale è la Lange Strasse, mentre la Neue Mainzer Strasse – nel tratto più prossimo del fiume – ne è il limite occidentale. Nell’area urbana centrale si addensano le attività terziarie (sedi finanziarie, commerciali e amministrative), mentre nuovi quartieri residenziali si sono estesi, particolarmente negli anni 1960, in direzione N, ma anche sulla sponda opposta del fiume.
La popolazione di F., nonostante i cospicui apporti migratori dall’estero (più consistenti i gruppi della ex Iugoslavia, italiano, turco, spagnolo e greco), mostra una certa tendenza al decremento (contava 683.000 unità nel 1961), peraltro comune a tutte le grandi città occidentali e, come altrove, compensata dalla crescita dei centri situati nell’hinterland. F., compresa nell’area più dinamica d’Europa, è, all’interno di questa, uno dei vertici del cosiddetto triangolo d’oro (gli altri due sono Bruxelles e Amsterdam), caratterizzato dallo sviluppo di attività quaternarie di grado particolarmente elevato e altamente innovative. La città, come le altre, vicine, del quadrilatero metropolitano dell’Assia, si è avvantaggiata del collegamento Meno-Danubio che ne accentua le funzioni di grande nodo di comunicazioni terrestri, lungo un corridoio intermodale che, partendo dai Paesi Bassi e attraversando l’area renana, raggiunge i Länder tedeschi sud-orientali; tali funzioni vengono ad aggiungersi a quella tradizionale di grande centro aeroportuale – infatti è il terzo aeroporto europeo (2.050.000 t di merci e 52,8 milioni di passeggeri nel 2006) – e importante nodo ferroviario. F. si conferma nel suo ruolo di capitale europea delle attività bancarie e finanziarie, ruolo rafforzato da quando è stata scelta come sede della Banca Centrale Europea (1998); è inoltre sede della Banca Federale Tedesca e della borsa-valori.
Le attività industriali riguardano soprattutto i rami meccanico, chimico-farmaceutico, petrolifero, tessile, alimentare e poligrafico. Vi si collegano alcune importanti manifestazioni fieristiche, tra le più importanti l’annuale Fiera del Libro (la Buchmesse, la maggiore del mondo) e la biennale Esposizione Internazionale dell’Automobile (la Internationale Automobilausstellung).
La città deve l’origine alla sua posizione, strategicamente favorevole; in età merovingia i Franchi vi edificarono una curtis regia, dove Carlomagno tenne una dieta imperiale (794) e Ludovico il Pio la sua residenza. Dal 1152 abitualmente e dopo il 1356 di norma, ebbero luogo a F. le elezioni imperiali. Città libera dal 1222, nel 1256 F. aderì alla lega delle città romane, a tutela della pace favorevole allo sviluppo delle sue fiere. La Riforma la vide però partecipare alle guerre della lega di Smalcalda (dopo il 1536) e la città dovette ancora subire i danni dell’occupazione svedese e francese durante la guerra dei Trent’anni. I Francesi vi tornarono durante le guerre della Rivoluzione (1792; 1796); Napoleone I l’incorporò all’Impero (1806) e alla Lega renana (1810); nel 1815 F. acquistò importanza quale sede dell’Assemblea federale germanica. I Prussiani vittoriosi l’occuparono nel 1866 annettendola al Reich. Occupata temporaneamente dai Francesi (1920), durante il Secondo conflitto mondiale fu semidistrutta dai bombardamenti aerei. Gli Americani, entrati a F. il 30 marzo 1945, ne fecero la sede del loro quartier generale; nel luglio 1948 vi fu convocata l’Assemblea costituente che avrebbe dato vita alla Repubblica Federale di Germania.
Il centro storico di F., articolato intorno alla Römerberg, la piazza centrale, e danneggiato durante la Seconda guerra mondiale, fu in parte ripristinato (il gotico Römer, palazzo municipale; la chiesa gotica di S. Nicola; la classica S. Paolo, 18°-19° sec., sede del parlamento nel 1848-49; la casa di Goethe). Collegato al municipio è il Kaiserdom di S. Bartolomeo, 13°-15° sec., sede delle incoronazioni imperiali. Incisivo l’aspetto della F. moderna, dal blocco per uffici della Hoechst (G. Weber, 1955) ai grattacieli del Messeturm, l’Eurotower (R. Heil, 1977), la torre della Banca commerciale (N. Foster, 1997).
Importanti istituzioni sono lo Städel Museum (dipinti del 14°-18° sec.) e il Liebighaus. Con la distruzione dell’antica biblioteca (1668) è perduta gran parte del patrimonio librario.
Concilio di Francoforte Ebbe luogo nel 794 e fu presieduto da Carlomagno, che lo considerò universale per essere stato confortato dalla presenza di due vescovi inviati da papa Adriano I. Condannò i deliberati del secondo Concilio di Nicea sulle immagini e l’adozianismo spagnolo.
Diete di Francoforte In quella del 1220, su richiesta del padre Federico II, fu eletto re dei Romani il piccolo Enrico. Nel 1344 furono respinte le richieste poste da Clemente VI per una distensione tra il papa e l’imperatore Ludovico il Bavaro. Nel 1409 fu dichiarata la neutralità nella contesa tra i due papi Gregorio XII e Benedetto XIII. Alla dieta del 1489 per la prima volta le città parteciparono come ‘Stato’. Nel 1745 fu riconosciuto imperatore Francesco di Lorena.
Parlamento di Francoforte Composto di 586 deputati, operò dal 18 maggio 1848 al 31 maggio 1849 ed elaborò una Costituzione che esercitò una grande influenza sulle successive carte costituzionali tedesche.
Trattati di Francoforte Quello del 1741, tra Sassonia e Baviera, stabilì che, in caso di spartizione dei possedimenti asburgici, la Moravia e l’Alta Slesia sarebbero state cedute alla corte di Dresda.
Quello del 1871 pose termine alla guerra franco-prussiana.
Per la Scuola di Francoforte ➔ Francoforte, scuola di.