(fiamm. Brussel) Città capitale del Belgio (2.049.511 ab. nel 2018); la regione di B.-Capitale, una delle tre del Belgio, creata nel 1989, è divisa in 19 comuni o municipalità.
B. sorge in posizione centrale nello Stato, dove le colline brabantine digradano nella pianura percorsa dalla Senne, affluente navigabile della Rupel. Il nucleo più antico sorse lungo la strada che unisce la valle del Reno alle Fiandre, ma presto si estese su una vicina altura (Caudenberg), attorno a un castello feudale. La città si è poi ampliata con gemmazioni di nuovi quartieri e sobborghi.
Compresa nella parte più dinamica d’Europa, B. è considerata uno dei vertici del cosiddetto triangolo d’oro (gli altri due sono Amsterdam e Francoforte sul Meno): è un grande centro industriale, con stabilimenti che operano in svariati settori (automobilistico, elettrotecnico, meccanico di precisione, tessile, farmaceutico, alimentare, cartario, poligrafico). Rinomati, poi, gli articoli di gioielleria e di abbigliamento. Ottime le comunicazioni: un canale di grande navigazione (canale di Willebroek, lungo 28 km), che immette nell’attivo porto fluviale situato nella parte settentrionale della città, la unisce alla Rupel e perciò all’estuario della Schelda (Anversa); un altro canale la unisce al bacino carbonifero di Charleroi (canale di Charleroi).
Dal 1958 B. è sede della Commissione della Comunità economica europea e dal 1967 del Comando supremo alleato della NATO.
Originata da un mercato (Bruxella, 7° sec.), B. si sviluppò nel 12° sec. quale centro di traffico commerciale sull’importante arteria Bruges-Colonia; il 13° e 14° sec. videro il suo costante progresso industriale (drapperia) e mercantile; nel 1421 il trionfo della rivoluzione democratica portò a quella convivenza del patriziato e delle corporazioni nel governo cittadino che fu fonte di stabile ordinamento amministrativo sino alla fine del 18° secolo. Prescelta nella seconda metà del 14° sec. a residenza abituale dei duchi di Brabante, si sviluppò ancor più dopo il 1430 sotto i duchi di Borgogna; a partire dal 16° sec. vi ebbero sede le autorità centrali dei Paesi Bassi, accanto a quelle provinciali del Brabante. Al tempo della rivoluzione contro la Spagna vi ebbe luogo il Compromesso dei nobili (1566) e fu sede del Consiglio dei Torbidi istituito dal duca d’Alba nel 1567; nel 1695, durante la guerra della Lega di Augusta, soffrì gravemente dei bombardamenti francesi; nel 1789 vi fu organizzata la rivoluzione brabantina che portò alla costituzione temporanea della Repubblica del Belgio; tra 1794 e 1815 fu occupata dai Francesi. A B. ebbe inizio (25 ag. 1830) il moto rivoluzionario da cui sorse il Belgio indipendente, come capitale del quale la città crebbe in estensione e in popolazione. Durante la Prima guerra mondiale fu occupata dalla truppe tedesche; nel corso della Seconda dalle truppe naziste.
Trasformatasi in modo consistente nel 19° sec., B. ha l’aspetto di capitale cosmopolita. La città antica è suddivisa nella parte alta, dove si trovano i più importanti edifici pubblici, e nella città bassa, da sempre sede dell’attività commerciale, che ha per centro la Grand-Place. Il monumento più importante è la cattedrale (St.-Michel et Ste.-Gudule, 13°-16° sec.; vetrate 16°-17° sec.). Altre chiese notevoli sono: Notre-Dame de la Chapelle (13° sec.); St.-Jean-Baptiste-au-Béguinage (1657-87). Nel sobborgo di Anderlecht si trova la chiesa di St. Pierre (15°-16° sec.; cripta 11° sec.), il vecchio beghinaggio e la casa di Erasmo. Nella Grand-Place, dove si allineano le pittoresche facciate delle case delle corporazioni (ricostruite dopo il 1695), è il Municipio (1402-54). Altri importanti edifici: il palazzo di Nassau (1750), il Palazzo reale (trasformato da H. Maquet, 1904), quello della Nazione (19° sec., B. Guimard) e il teatro de la Monnaie (1855). Notevoli la fontana del Manneken-Pis (F. Duquesnoy, 1619), la piazza reale (su progetto di B. Guimard) e il parco (1776); le ottocentesche costruzioni eclettiche di J. Poelaert. Tra la fine del 19° sec. e l’inizio del 20° si realizzarono le opere – tra le più significative dell’Art Nouveau – di P. Hankar, H. van de Velde , di V. Horta e di J. Hoffmann. Per l’Esposizione Universale del 1935 venne realizzato il complesso Heysel, cui fu aggiunto l’Atomium (A. Waterkeyn) per la successiva Esposizione del 1958. Architettura di vetro e acciaio caratterizza gli edifici Berlaymont (1963-69, L. De Vestel), Charlemagne (1967, J. Cuisinier), J. Delors (2006, P. Nöel) sedi delle istituzioni dell’Unione Europea
Il complesso dei Musées royaux des Beaux-arts, dopo la sua istituzione (1801) e collocazione nel palazzo di Carlo di Lorena (18° sec.), è stato ristrutturato e ampliato da A. Balat (1887) e da R. Bastin (1984). Il Centre Belge de la Bande Dessinée è ospitato nei restaurati magazzini Waucquer di Horta. Le arazzerie di B., celebri fin dal 15° sec., raggiunsero il primato assoluto verso la metà del 16° sec. conP. van Aelst (esecutore dei cartoni di Raffaello), P. e W. de Pannemaker, F. Geubles e A. Leyniers. B. è inoltre sede di una università libera, di un Ateneo reale per l’istruzione media, di una Accademia di belle arti. La Bibliothèque Royale, costituita nel 1837 è la più importante del Belgio; uno dei suoi fondi più notevoli è costituito dalla Biblioteca musicale Fétis, composta di oltre 7000 opere. Importanti sono pure le raccolte della Bibliothèque universitaire (1887).
Conferenze di B. La prima si svolse su iniziativa del re Leopoldo II tra il 18 novembre 1889 e il 2 luglio 1890, per assicurare l’effettiva repressione della tratta dei neri.
La seconda si tenne il 2-3 luglio 1920 tra D. Lloyd George, A. Millerand e C. Sforza per concretare il sistema da adottare a Spa circa le riparazioni di guerra da imporre alla Germania.
Convenzioni di B. La prima, firmata il 23 settembre 1910, concerneva le norme di diritto internazionale riguardanti l’assistenza e il salvataggio marittimi.
La seconda, firmata il 29 settembre 1938, regolò l’assistenza e il salvataggio di aeromobili.
Trattato di B. Accordo di assistenza militare collettiva e di collaborazione economica e sociale, per la durata di 50 anni, concluso il 17 marzo 1948 tra Gran Bretagna, Francia e i 3 paesi del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo) col proposito di costituire il primo nucleo di una unione occidentale europea.