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Reichenbach, Hans

Dizionario di filosofia (2009)
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Reichenbach, Hans


Filosofo tedesco, naturalizzato statunitense (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953). Insegnò nelle univv. di Berlino (1926-33), Istanbul (1933-38), Los Angeles (1938-53). Nel periodo berlinese dette un forte impulso al movimento neopositivista capeggiando la Berliner Gruppe e dirigendo (dal 1930), con Carnap, del Circolo di Vienna, la rivista Erkenntnis. Di padre ebreo, con l’avvento del nazismo al potere lasciò la Germania. Negli Stati Uniti continuò poi a diffondere e a consolidare il neopositivismo o positivismo logico, come membro dell’International committee for the unity of science, che promosse negli anni Trenta il progetto della International encyclopedia of unified science (➔). Sostenne una teoria della conoscenza basata su una concezione probabilistica del significato, rigettando il principio di verificabilità neopositivistico. Per R. una proposizione non possiede soltanto il «significato» delle sue conseguenze osservative, ma anche un significato addizionale. Il nesso tra proposizioni «dirette» (ossia relative e osservabili) e proposizioni «indirette» (per es., le leggi scientifiche) non può essere di tipo deduttivo, ma piuttosto di tipo probabilistico. Risulta importante in questo contesto la teoria sviluppata da R., secondo la quale la probabilità di un evento è definita come il limite della frequenza relativa di quel dato evento in una sequenza infinita data. Il problema tradizionale della giustificazione dell’induzione è risolto in R. con la tesi che se l’Universo è ordinato, e cioè esistono limiti delle frequenze, l’induzione porterà a scoprire tale fatto. Sono notevoli i suoi contributi all’assiomatica della meccanica relativistica (in cui R. distingue, rispetto alla teoria, tra asserzioni empiriche e livello definizionale); la sua proposta di una logica probabilistica da sostituire a quella a due valori (a sequenze proposizionali sono assegnati valori di probabilità in tutto l’intervallo dei numeri reali da 0 a 1; R. utilizzò una particolare logica a tre valori – vero, falso, indeterminato – per un’interpretazione della meccanica quantistica che risolvesse le controversie tra impiego della descrizione in termini di onde e quella in termini di particelle); le sue teorie sulla «direzione del tempo» (assunta come coincidente con quella secondo la quale i fenomeni a entropia crescente evolvono a norma del 2° principio della termodinamica). R. ha fornito inoltre, in uno dei suoi ultimi studi (Nomological statements and admissible operations, 1954), un’efficace caratterizzazione delle leggi scientifiche (un’asserzione nomologica deve possedere per R. le seguenti caratteristiche: essere suscettibile di verifica come altamente probabile, essere universale e non ristretta a particolari posizioni spazio-temporali, essere non banalmente vera, nel senso di un’implicazione con antecedente falso, essere formulabile con operatore universale premesso, ecc.). Tra i suoi scritti si ricordano in partic.: Philosophie der Raum-Zeit-Lehre (1928); Atom und Kosmos. Das physikalische Weltbild der Gegenwart (1930); Ziele und Wege der heutigen Naturphilosophie (1931); Wahrscheinlichkeitslehre (1935; ed. inglese riveduta: Theory of probability, 1949); Experience and predication (1938); Philosophic foundation of quantum mechanics (1944; trad. it. I fondamenti filosofici della meccanica quantisitica); Elements of symbolic logic (1947); The rise of scientific philosophy (1951; trad. it. La nascita della filosofia scientifica).

Vedi anche
Rudolf Carnap Carnap ‹kà-›, Rudolf. - Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì a Jena il dottorato in fisica con la dissertazione Der Raum. Dopo un lungo ... neopositivismo Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo. 1. I primi sviluppi La data di nascita formale del neopositivismo è il 1928, allorché un gruppo di studiosi di varie discipline – ... tempo Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo scorrere del tempo) o come scansione ciclica e periodica, ... Carl Gustav Hempel Hempel ‹hèmpël›, Carl Gustav. - Filosofo tedesco della scienza (Oranienburg, Berlino, 1905 - Princeton, New Jersey, 1997). Esponente del Circolo di Berlino, di orientamento neopositivistico, ha proposto un'interpretazione liberalizzata del criterio di significanza e, nella fondamentale Aspects of scientific ...
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  • MECCANICA RELATIVISTICA
  • POSITIVISMO LOGICO
  • CIRCOLO DI VIENNA
  • LOS ANGELES
  • STATI UNITI
Altri risultati per Reichenbach, Hans
  • Reichenbach, Hans
    Enciclopedia on line
    Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica  dei metodi  e dei risultati della conoscenza scientifica, i suoi maggiori contributi sono gli studi dedicati all'iterpretazione della causalità ...
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    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    Filosofo, nato ad Amburgo il 26 settembre 1891, morto a Los Angeles il 9 aprile 1953. Professore alle università di Berlino (1926-33), di Istanbul (1933-38) e di Los Angeles (dal 1939). Nel periodo berlinese prendeva in esame particolarmente il significato filosofico della teoria della relatività e ...
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