(o Heggiàz; arabo al-Ḥigiāz) Regione dell’Arabia Saudita (400-500.000 km2). Comprende la regione nord-occidentale dell’Arabia che gravita sul Mar Rosso, dove sorgono i centri sacri dell’islamismo: la Mecca e Medina. Il nome significa ‘barriera’. Il divieto ai non musulmani di penetrare nei centri sacri ne ha impedito a lungo la dettagliata esplorazione. Lo H. forma l’estremità occidentale del tavolato arabico. L’imbasamento di questi rilievi è dato da rocce paleozoiche, su cui si stendono a N arenarie e a S graniti e basalti. Sul mare si svolge un’angusta fascia costiera sabbiosa orlata da isole di coralli. Da questa una serie di ripidi gradini intagliati nella roccia porta fino in cima ai rilievi, che raggiungono le maggiori altitudini nella zona costituita da rocce vulcaniche (Gebel Radwa, 1814 m). Il clima è desertico. Poche le piogge sui rilievi, nulle o quasi sopra la piana costiera. L’umidità sui rilievi è discreta, rendendo meno povera la vegetazione. Dall’orlo montuoso scendono verso la costa alcuni uidian: di essi l’Uadi al-Hamd ha dato origine a fertili oasi. Lungo questi uidian si pratica l’agricoltura. Di gran lunga più importante è l’allevamento, dal quale la popolazione trae lana, latte e burro e che fornisce animali per i trasporti (cammelli e asini). Lungo le coste del Mar Rosso si esercita la pesca. La popolazione è in parte nomade; tra i centri urbani, maggiore e più famoso la Mecca; notevole pure Medina dove si trova la tomba del profeta. A esse fanno capo, lungo la costa, due porti: Gidda e Yanbu.