WAGNER, Heinrich Leopold
Poeta, nato a Strasburgo il 19 febbraio 1747, morto a Francoforte sul Meno il 4 marzo 1779. Compagno di studî e amico del Goethe, il W. iniziò la sua carriera letteraria come imitatore del Wieland e degli anacreontici, con una serie di travestimenti mitologici e di novelle salaci (Confiskable Erzählungen, 1774), che già rivelano le doti fondamentali del suo ingegno: la spregiudicata osservazione e la spietata, icastica rappresentazione della vita reale. Stabilitosi in seguito a Francoforte per esercitarvi l'avvocatura, passò decisamente nel campo degli "Stürmer", facendosi paladino del Goethe contro i detrattori del suo "Werther" nei caustici versi, illustrati da riuscitissime silografie, del poemetto satirico Prometheus, Deukalion und seine Rezensenten (1775), e attaccando più tardi lo stesso padre dell'"Aufklärung" nel grottesco, che resta forse la sua opera migliore, Voltaire am Abend seiner Apotheose (1778). Collaboratore delle Frankfurter gelehrte Anzeigen, traduttore di Shakespeare (Macbeth, 1779) e di Mercier (Neuer Versuch über die Schauspielkunst, 1776), assiduo frequentatore del teatro e amico di comici, espose le sue idee drammaturgiche nei Briefe die seylersche Schauspielergesellschafi betreffend (1777).
Come poeta drammatico (Dir Reue nach der Tat, Der wohltätige Unbekannte, 1775; Die Kindermörderin, 1776), il W. manca di originalità e di vigore creativo. Abile manipolatore di temi e di motivi altrui - Goethe lo accusa nell'autobiografia di plagio per aver ritessuto, nella Kindermörderin, la trama, a lui nota, del primo Faust -, sceneggiatore spesso efficace, sempre disposto, nella vita come nell'arte, alle concessioni e ai compromessi, il W. si sforza di combinare nell'opera sua il vecchio tipo della commedia lacrimosa, caro alle folle, con quello nuovo della tragedia borghese, abbassando al livello di cronaca la vicenda d'anima vagheggiata dagli Stürmer. Solo allora egli riesce felice quando, seguendo le sue attitudini native di figlio della bassa borghesia, tratteggia, con atteggiamento tra ironico e serio, le sue forti figure di popolani, o quando, precorrendo la tecnica del dramma naturalista, rappresenta nell'individuo colpevole e incolpevole insieme, l'inconscia vittima della corruzione sociale.
Ediz.: Gesammelte Werke, a cura di L. Hirschberg, voll. 5, Lipsia 1923; Gedichte, Confisk. Erz. e Prometheus, a cura di M. Descelles, Lipsia 1904; Voltaire am Abend seiner Apotheose, a cura di B. Seuffert, Berlino 1881; Die Kindermörderin, a cura di E. Schmidt, ivi 1883.
Bibl.: E. Schmidt, H. L. W. Goethes Iugendgenosse, 2ª ediz., Jena 1879; J. Troitzheim, Goethe und H. L. W., Strasburgo 1889; E. Reinhard, Saarbrücher Erlebnisse H. L. W.'s, Saarbrüchen 1929.