Giurista (Lipsia 1868 - Obergrainau, Baviera, 1946), prof. di diritto internazionale nelle univ. di Lipsia (1899-1900), Tubinga (1900-09), Kiel (1909-13), Berlino (dal 1913). Di formazione positivista e statalista, T. concepiva il diritto internazionale come il prodotto di una "volontà collettiva degli stati". Il ruolo di fonte fondamentale di produzione giuridica internazionale era di conseguenza attribuito all'accordo, essendo la consuetudine configurata come un accordo tacito, anch'esso promanante dalla medesima volontà collettiva. Questa costruzione lo condusse ad affermare non solo che gli ordinamenti interni e quello internazionale sono tra loro rigorosamente separati (concezione dualista o pluralista), ma che lo stesso sistema giuridico internazionale non è in realtà unitario, essendo possibile differenziarlo in rapporto ai diversi accordi che legano tra loro distinti gruppi di stati. Opere principali: Das Interregnum (1892); Völkerrecht und Landesrecht (1899; trad. it. 1913); Die Hegemonie, ein Buch von führenden Staaten (1938). Pubblicò (dal 1901) le Quellensammlungen zum Staats-, Verwaltungs- und Völkerrecht, e (dal 1909) il Nouveau recueil général de traités, 3a serie.