Psicanalista (Vienna 1894 - New York 1970). Formatosi a Vienna, Berlino e Parigi, si trasferì poi negli USA. Direttore (1932-41) della International Zeitschrift für Psychoanalyse, fondò nel 1945, con A. Freud e varî rappresentanti della psicanalisi anglosassone, la rivista Psychoanalytic Study of the child. Ad H. spetta una posizione-chiave nella critica e nell'ampliamento della psicanalisi, con contributi essenziali alla psicologia dell'Io. Egli sostiene in particolare l'esistenza, alla nascita di ciascun individuo, di una "energia primaria dell'Io" la quale poi andrebbe gradualmente differenziandosi nelle sue complesse articolazioni assumendo le funzioni chiamate Io ed Es. Tra le funzioni dell'Io H. sottolinea soprattutto quelle di sintesi, di organizzazione, di integrazione e di intenzionalità. A lui si deve inoltre il riconoscimento dell'importanza dell'aggressività, il concetto di meccanismo di difesa inteso come tratto del carattere, il postulato secondo il quale, mediante l'Io, il principio di realtà è sovraordinato al principio del piacere. Il suo pensiero ha fortemente influenzato la psicanalisi americana, favorendo lo studio dei meccanismi di adattamento dell'individuo e gettando validi ponti verso discipline come la psicologia sperimentale, la sociologia, l'antropologia. Tra le sue numerose opere: Die Grundlagen der Psychoanalyse (1927; trad. it. 1981); Ich-Psychologie und Anpassungs problem (1939; trad. it. 1966); Drives, affects, behavior (in collab. con E. Kris e R. M. Loewenstein, 1953); Essay on ego psychology (1964; trad. it. 1976); Papers on psychoanalytic psychology (in collab. con Kris e Loewenstein, 1964; trad. it. 1978).