Generale francese (Sedan 1611 - Sassbach 1675). Insieme con il principe di Condé e con R. Montecuccoli, T. fu uno dei più valenti condottieri del sec. XVII. Partecipò alla guerra dei Trent'anni, distinguendosi in numerose operazioni.
Apprese l'arte della guerra sotto la guida dei suoi zii Maurizio e Federico Enrico di Nassau; Richelieu lo chiamò in Francia (1630) e lo nominò colonnello. Maresciallo di campo (1635), si distinse a Maubeuge (1637), alla conquista di Breisach (1638) e di Torino (1640). Luogotenente generale (1642), maresciallo di Francia (1643), ebbe il comando dell'armata di Germania, dove, nell'ultimo periodo della guerra dei Trent'anni, cooperò con il principe di Condé all'attacco di Friburgo (1644) alla presa di Philippsburg e di Magonza, ma fu battuto a Marienthal (1645). Tre mesi dopo aiutò Condé a riportare la vittoria di Nördlingen;quindi, insieme alle truppe svedesi, avanzò fino a Monaco e batté R. Montecuccoli a Sommershausen (1647). Schieratosi con la Fronda, e per questo dichiarato colpevole di lesa maestà, passò in Olanda, dove rimase fino alla pace di Rueil (1649); quindi, posto alla testa di un esercito franco-spagnolo, avanzò attraverso la Piccardia fino a Parigi; ma a Rethel fu battuto (1650) da Ch. d'Hocquincourt. Fatta la pace (1651) con la corte, prese il comando degli eserciti reali contro Condé, battendolo dopo vari scontri, nella battaglia delle Dune (1658). Maresciallo generale, guidò (1667) la campagna della guerra di devoluzione nelle Fiandre; nel 1668 si convertì dal protestantesimo al cattolicesimo, soprattutto per l'influsso di A. de Bossuet, che scrisse per lui la sua Exposition de la foi. Comandante di una delle tre armate in Olanda (1674), morì nel combattimento di Sassbach (1675) contro Montecuccoli.