Steffens, Henrik
Naturalista e letterato norvegese (Stavanger 1773 - Berlino 1845). Figlio di un tedesco e di una danese, ascoltò nel 1798 a Jena le lezioni di Schelling sulla filosofia della natura. Studiò geologia a Freiberg, in Sassonia, e fu a Weimar e a Berlino, dove conobbe Goethe, i due Schlegel e L. Tieck. Tornato nel 1802 a Copenaghen fu salutato dai nordici, dopo le sue celebri lezioni sul Frammento del Faust e sulla filosofia della natura, come l’araldo del verbo romantico tedesco. Insegnò storia naturale a Halle, ad Amburgo, a Lubecca, a Breslavia. Si convertì al cattolicesimo, ma poco dopo tornò a essere protestante. Nella sua prolissa autobiografia scritta in tedesco, Was ich erlebte (1840-44), S. ricorda non solo la personale familiarità con i massimi esponenti del Romanticismo tedesco, ma tratta anche della filosofia e del pensiero letterario, religioso, politico e sociale della prima metà dell’Ottocento, tracciando felici ritratti di singoli personaggi e lasciando così un’opera significativa per la storia della cultura romantica.