Scrittore e storico statunitense (Boston 1838 - Washington 1918), discendente di John Quincy Adams e di John Adams, ambedue presidenti degli Stati Uniti. Assisté giovane all'impresa dei Mille e la descrisse in una serie di lettere al Boston Courier. Lunghi viaggi di studio in Europa, collaborando col padre Charles Francis, ministro a Londra, l'orientarono verso la storia che insegnò (1870-77) alla Harvard Univ. L'esperienza di affari internazionali acquisita col padre gli fu preziosa nella preparazione della sua History of the United States 1801-1817 (voll. 9, 1890-91), ancor oggi documento di grande importanza per la conoscenza della politica estera americana di quegli anni. L'A. elaborò una teoria pessimistica, dividendo la storia umana in fasi e affermando che si era giunti all'ultima che, dopo aver veduto le prime dinamo, chiamò fase "elettrica" a cui doveva seguire il ristagno. Questa concezione, che vedeva la storia andare "dall'unità del sec. 13º" alla "molteplicità del sec. 20º", cioè verso il decadimento, trovò per lui conferma durante un lungo soggiorno in Normandia (1895) in cui studiò l'architettura francese del Duecento. In essa ritrovò la spirituale unità e ne scrisse nel libro Mont-Saint-Michel and Chartres (1904). Infine, compose la sua autobiografia in terza persona, The education of Henry Adams (stampata per circolazione privata nel 1907, divulgata nel 1918), documento prezioso per conoscere la vita americana coeva.