Scrittore belga di lingua nederlandese (Molenbeeck-Saint-Jean 1879 - Beersel, Bruxelles, 1967). Disegnatore, regista, direttore della Scuola superiore di architettura e arti decorative di Bruxelles, fondatore dello Studio del teatro nazionale belga, collaborò alla rivista Van Nu en Strah e iniziò la sua esperienza letteraria con un volume di versi; ma subito si dedicò alla prosa narrativa, con romanzi e novelle che lo resero tra i migliori scrittori fiamminghi.
Membro dell'Accademia reale fiamminga dal 1919 e consigliere privato del re dal 1930, si era da tempo dedicato alla prosa. Dopo una serie di racconti e bozzetti impressionistici d'ambiente rurale (Landelijke historien "Racconti paesani", 1901; Zon, een bundel beschrijvingen "Sole, una raccolta di descrizioni", 1906), si volse a problematiche psicologiche e morali e rappresentò la vita delle grandi città in romanzi come Mijnheer J. B. Serjanszoon, orator didacticus ("Il signor J. B. S., orator didacticus", 1908) e Het ivoren aapje ("La scimmietta d'avorio", 1909), che rinnovano tematicamente la tradizionale narrativa paesana delle Fiandre. Fortemente innovativa fu anche, nel ventennio successivo, la sua drammaturgia, ispirata alle concezioni estetiche espressionistiche: De vertraagde film ("Il film rallentato", 1922); Ik dien ("Io servo", 1924); De man zonder lijf ("L'uomo senza corpo", 1925); De ekster op de galg ("La gazza sul patibolo", 1937). Tornato alla narrativa con il romanzo Maria Spermalie (1940), T. abbracciò il vitalismo, schierandosi dalla parte della natura e dell'istinto contro l'artificiosità, e realizzò le sue opere migliori con Het gevecht met de engel ("La lotta con l'angelo", 1952), e con l'ultimo romanzo Zelfportret of het galgemaal ("Autoritratto o il pasto del condannato", 1955), d'impronta autobiografica.