Scrittore tedesco (Potsdam 1896 - Stoccarda 1966). Si oppose al regime nazista e nel 1933 gli fu proibito di pubblicare. Negli anni 1953-63 fu presidente della Accademia di lingua e poesia di Darmstadt. Ha iniziato come lirico in ambito espressionistico; si è poi affermato anche come narratore, evolvendosi verso un simbolismo marcatamente surrealista. Opera di maggior impegno il romanzo Die Stadt hinter dem Strom (1947), dove le suggestioni filosofiche, da Schopenhauer al taoismo, confluiscono nella visione allucinata di una città spettrale, abitata da uomini larva sopravvissuti al mondo che hanno distrutto. Sulla stessa linea, anche se in chiave meno apocalittica, il racconto utopistico Der Webstuhl (1949) e il romanzo grottesco Das grosse Netz (1952). Da ricordare ancora, nella lirica: Der Mensch (1918), Die Insel (1920), Das ewige Dasein (1943); nella narrativa Fälschungen (1953); nella saggistica Mosaiksteine (1956).