Herodium
– Palazzo fortificato attribuito a Erode il Grande, posto a circa 12 km a sud di Gerusalemme, in territorio cisgiordano dove, nel 2007, archeologi guidati da Ehud Netzer hanno individuato la tomba del re giudeo. La monumentale struttura ha attualmente l’aspetto di un’alta collina artificiale (758 m slm) di forma troncoconica, che si staglia netta nel deserto circostante. Secondo Giuseppe Flavio, che ne ha lasciato un’accurata descrizione nelle Antichità giudaiche (XV, 323-325), essa racchiudeva «torri rotonde» ed era dotata «di una ripida scala formata da duecento scalini scavati nella pietra»; all’interno aveva «preziosi appartamenti reali fatti sia per sicurezza sia per ornamento»; alla base della collina si trovavano piacevoli strutture edificate in modo gradevole degne di essere viste»; inoltre, dato che il luogo era privo di acqua, essa venne «condotta da lontano e con notevole spesa». Molte delle strutture descritte dallo storico sono state riportate in luce dalle ricerche archeologiche recenti, che hanno confermato l’impianto e le caratteristiche peculiari dell’edificio. La sua costruzione ebbe inizio intorno al 20 a.C. e fu dettata dalla volontà del sovrano di edificare un monumento complesso, da destinare anche alla sua sepoltura, che fosse difficilmente accessibile, ma anche ben visibile dalla vicina Gerusalemme e in grado di ospitare le cerimonie destinate alla celebrazione della sua persona. Il sepolcro, trovato presso la grande scalinata di cui parla Giuseppe Flavio e riconosciuto come il mausoleo reale, era stato già depredato in antico: esso conteneva comunque diversi materiali, tra cui i frammenti di un grande sarcofago in pietra calcarea, ornato a rosette, di una tipologia che trova pochi confronti in area palestinese. La fine della vita del complesso è posta negli anni tra il 66 e il 72 d.C., durante la prima rivolta giudaica.