Finanziere (Tingleff, Schleswig, 1877 - Monaco di Baviera 1970), direttore della Nationalbank für Deutschland (1916), commissario per la moneta (1923), presidente della Reichsbank (1923-30 e 1933-39), ministro delle Finanze nel 1933 e dell'Economia nazionale dal 1934 al 1937; ebbe parte preponderante nella riforma monetaria tedesca del 1923, nel regolamento delle riparazioni di guerra e nella riforma bancaria del 1934, e contribuì alla riorganizzazione dell'economia tedesca. Nel 1939 fu rimosso dalla presidenza della Reichsbank per aver rifiutato ulteriori crediti al governo per il riarmo e nel 1944, in seguito all'attentato a Hitler, fu internato in un campo di concentramento. Processato a guerra finita per crimini di guerra, fu assolto dal tribunale di Norimberga, ma incarcerato (1946-48) dal tribunale tedesco per la denazificazione. Si ritengono da lui ispirate anche le nuove riforme, valutaria e fiscale, realizzate nel 1948 dagli Alleati nella Rep. Fed. di Germania. Opere principali: Die Stabilisierung der Mark (1927), Das Ende der Reparationen (1931), Grundsätze deutscher Wirtschaftspolitik (1932), Nationale Kreditwirtschaft (1934), Abrechnung mit Hitler (1948), Mehr Geld, mehr Kapital, mehr Arbeit (1950), Kreditpolitik und Exportfinanzierung von Morgen (1956), Kapitalmarktpolitik (1957), Schluss mit der Inflation (1960), Magie des Geldes. Schwund oder Bestand der Mark (1966: raccolta di saggi sulle vicende del marco del 1923-30 e 1933-39), Wie eine Demokratie stirbt (1968), Die Politik der Deutschen Bundesbank (1970), e inoltre il volume autobiografico 76 Jahre meins Lebens (1953).