Editore statunitense (Chicago 1926 - Los Angeles 2017). Nato da una famiglia di tradizione puritana, si laureò in psicologia e nel 1951 divenne copywriter presso il settimanale Esquire. Nel dicembre 1953 mandò in stampa il primo numero di Playboy, rivista realizzata con notevoli difficoltà economiche ma destinata a porre le basi di un vero e proprio impero finanziario: la diffusione del mensile, infatti, raggiunse in un decennio la tiratura di oltre un milione di copie a numero. Indirizzata principalmente al pubblico maschile, la rivista ha proposto uno stereotipo femminile, quello della playmate (in italiano “coniglietta”, in genere formosa e in atteggiamento sexy), incarnata dalle modelle e dalle celebrità del mondo dello spettacolo immortalate in servizi fotografici e nella pagina centrale di ogni numero (storica protagonista della prima fu M. Monroe). Su Playboy tuttavia non mancano sezioni di informazione e approfondimento su temi di attualità e cultura e interviste a personaggi celebri (famosissime, ad es., quelle a F. Castro, del 1967, e a M. Brando, del 1979). Grazie al successo della rivista e del relativo merchandising, la Playboy Enterprises, di proprietà di H., dal 2005 è stata quotata alla Borsa valori di New York.