Storico fiorentino (Firenze 1476 - forse Venezia 1563). Seguace di Savonarola, ebbe larga parte (1501-30) negli eventi politici della sua città, specie durante l'ultima repubblica (1527-30); confinato (1533) a Livorno, passò poi a Venezia e a Roma, e fu (1535) rappresentante dei fuorusciti fiorentini che presentarono a Carlo V una fiera protesta contro Alessandro de' Medici; fu poi podestà a Cingoli, e infine si recò a Venezia. Autore in gioventù di commedie, di canti carnascialeschi, di una libera traduzione delle Storie di Tito Livio, poi di due Discorsi politici (1534) sui fatti di Firenze, già vecchio scrisse le Istorie della città di Firenze (dal 1494 al 1532) in 10 libri (post., 1582) e una Vita di Antonio Giacomini (1549).