Nome di tradizione incerta (forse da correggere in Laia o Maia) di una pittrice di Cizico, vissuta a Roma e a Napoli alla fine del sec. 2º a. C. Plinio dice di lei che dipingeva velocemente, anche sull'avorio, che i suoi quadri erano venduti a caro prezzo e che prediligeva il genere ritrattistico; ne menziona un autoritratto e una figura di vecchia.