Scrittore romeno (Bucarest 1792 - ivi 1863), figlio di Alecu e nipote di Ienăchiţă: è il maggior poeta della famiglia. Prese parte alla vita politica della Valacchia e per una sua protesta contro l'occupazione russa fu per qualche tempo confinato. Tra i più attivi promotori della scuola, dell'editoria e del teatro nel suo paese, tradusse molto dal francese (Britannicus di J. Racine, 1827), dal tedesco e dall'italiano, che aveva imparato a Vienna e forse a Pisa. Le sue poesie, raccolte in due nutrite antologie (Poezii alese "Poesie scelte", 1830; Colecţie de poezii "Raccolta di poesie", 1848), appartengono per la maggior parte al genere neoclassico, rivelando influssi anacreontici e metastasiani.