Teologo e scrittore siro (m. 457), capo della scuola di Edessa sotto il vescovo Rabbūlā. Presente al Concilio di Efeso, non approvò la condanna delle opere di Teodoro di Mopsuestia e, in conflitto col suo vescovo, fu espulso dalla città (433). Allora forse scrisse la famosa lettera al vescovo persiano Mārī contro il Concilio di Efeso e Cirillo d'Alessandria. Questa lettera, rimastaci in versione greca, distingue tra l'altro il Verbo e il suo tempio nato da Maria. Insieme agli scritti di Teodoro di Mopsuestia e di Teodoreto di Ciro, essa costituisce i Tre Capitoli. Eletto (435) vescovo di Edessa, più volte accusato di nestorianesimo fino a essere deposto (449), I. fu riabilitato dal Concilio di Calcedonia (451) dopo aver anatematizzato Nestorio. Importanti versioni dal greco in siriaco completano la sua opera.