Re dell'Arabia Saudita (Riyāḍ 1880 - Ṭā'if 1953), il cui nome personale è ῾Abd al-῾Azīz ibn ῾Abd ar-Raḥmān (Āl Sa῾ūd è propriamente il nome della famiglia). Sconfitti gli Āl Rashīd, emiri dello Shammar, riuscì (1902) a recuperare gli aviti territorî del Naǵd. Nella prima guerra mondiale, seppe destreggiarsi di fronte alla Gran Bretagna senza in realtà collaborare allo sforzo bellico dello sceriffo della Mecca al-Ḥusain, che poi (1924) attaccò quando questi era divenuto re del Ḥigiāz. Liquidatolo in un anno, si fece proclamare (1926) re del Ḥigiāz e sultano del Naǵd. Il titolo definitivo da lui assunto (1932) fu quello di re del Regno Arabo Saudiano. Le sue fortunate campagne guerresche (l'ultima fu quella del 1934, che tolse il ῾Asīr allo Yemen), la sua opera di rigorosa restaurazione religiosa secondo i principî wahhabiti, e insieme di prudente modernizzazione dei suoi stati (per il rinvenimento di ricchi giacimenti di petrolio), l'abile politica estera che gli assicurò l'indipendenza di fronte alla stessa Gran Bretagna, procurarono a I. S. grande prestigio e autorità morale in tutto il mondo arabo. Fu tra i promotori della Lega Araba e sostenne, nel conflitto con Israele, la causa araba.