In biologia, il risultato della fusione, mediante ausilio di un agente chimico o virale, di una linea o clone di cellule (per es., linfociti sensibilizzati da un solo antigene) con una linea cancerosa che presenta il vantaggio di moltiplicarsi indefinitamente. L’i. così ottenuto eredita le informazioni per la funzione desiderata dalla cellula normale e la capacità di riprodursi dalla cellula cancerosa proliferando e secernendo in grandi quantità il prodotto desiderato. Le applicazioni pratiche hanno portato alla disponibilità di anticorpi monoclonali, di largo impiego nella ricerca biomedica, in diagnostica e in terapia.