GIORGI (Džordži, Gjorgjić, Gjurgjević), Ignazio
Scrittore dalmata, nato a Ragusa di Dalmazia nel 1675 e ivi morto nel 1737. Da giovane scrisse poesie slave di vario argomento (Pjesni razlike), ma per lo più amorose, ispirandosi al Decameron del Boccaccio e alle Metamorfosi di Ovidio. Più tardi, in seguito a una crisi spirituale (divenne gesuita), scrisse solamente versi religiosi: I sospiri della Maddalena penitente" (Uzdasi Mandalijene pokornice, 1728), poemetto lirico d'isprazione biblica e italiana, e "Il salterio slavo" (Saltijer slovinski, 1729), parafrasi poetica dei salmi di David. Oltre a ciò il suo nome va legato a copiosi, ma inediti scritti latini e italiani di storia patria, e soprattutto alla raccolta Vitae et carmina nonnullorum civium Rhacusinorum.
Le sue opere sono state pubblicate criticamente nella collana Stari Pisci Hrvatski (XXIV-XXV), Zagabria 1918-1926, a cura di M. Rešetar, con ampia prefazione.