Rivista quindicinale di critica letteraria e di cultura, fondata a Torino nel 1924 da P. Gobetti (che con essa cercò di proseguire sul piano culturale l’opposizione al fascismo che non poteva più condurre sul piano apertamente politico), e durata fino al 1928. Reagì al dannunzianesimo, al futurismo, al dilettantismo con la forza delle argomentazioni e la serietà dell’impegno morale, secondo l’esempio crociano ravvivato da un profondo senso dei problemi sociali. Vi collaborarono, fra gli altri, B. Croce, S. Caramella, N. Sapegno, A. Cajumi, E. Montale, R. Mondolfo ecc.