Regno, Il
Rivista settimanale di cultura fondata da Enrico Corradini nel 1903 a Firenze. Nel 1905 divenne mensile e fu diretta da A. Campodonico. Fu il primo portavoce del movimento nazionalista che agli inizi del 20° sec. irruppe nella scena politica e culturale dell’Italia giolittiana, attaccando violentemente la sinistra socialista e la democrazia borghese visti come corresponsabili della mediocrità della storia recente del Paese. Nello slancio vitalistico che doveva risollevare la nazione attraverso una decisa politica di potenza e di espansione coloniale non trovavano più spazio né la lotta di classe né l’individualismo borghese. Gli apporti élitistici di Pareto, quelli idealistici di Borgese, quelli spiritualistici e antipositivisti di Papini e Prezzolini si composero con l’antinaturalismo di Cecchi e l’estetismo vitalistico di D’Annunzio in un messaggio culturale e politico irrazionalistico-nazionalistico che continuò a circolare in settori abbastanza estesi dell’inquieta vita culturale e politica italiana, anche dopo la presa di distanza di alcuni dei maggiori collaboratori (Pareto, Borgese, ma anche Papini e Prezzolini) dalle posizioni politiche di Corradini e la cessazione della rivista nel 1906 (➔ Voce, La).