Poeta ungherese (Zámoly, Székesfehérvár, 1920 - Budapest 1991). Di origini contadine, fu soldato e poi prigioniero in Ucraina durante e dopo l'ultima guerra mondiale, giungendo perciò alla notorietà solo nel 1953 con Eszendök terhével ("Con il peso degli anni"), cui seguirono: Erdei vadak, égi madarak ("Fiere del bosco, uccelli del cielo", 1956), Kis verses álltagvilág ("Piccolo mondo animale in versi", 1958), Ördögök szekerén ("Sul carro dei diavoli", 1965), Öszegyüjtött versek ("Raccolta di poesie", 1975). Nelle sue opere, alla fortunata ripresa di stilemi della poesia settecentesca ungherese e di generi popolari (filastrocche, incantesimi, ecc.) si accompagnano suggestioni tratte da taluni capolavori delle arti figurative.