Infusori
Microbi ricoperti di ciglia
I Protozoi Ciliati, detti anche Infusori, si riconoscono per il corpo interamente o parzialmente ricoperto di ciglia. Si tratta di microrganismi acquatici che conducono una vita libera negli ambienti d'acqua dolce, nutrendosi di particelle o di altri protozoi. Pertanto, non essendo quasi mai parassiti, non hanno l'importanza sanitaria dei Flagellati o delle amebe
Se osserviamo al microscopio una goccia d'acqua prelevata da uno stagno o da un fontanile, scopriamo un brulichio di vita. Corpi di forma ovale attraversano rapidamente il campo visivo lasciando scorgere un movimento ordinato di ciglia. Sono i parameci (genere Paramecium), comuni rappresentanti dei Protozoi Ciliati, noti anche come Infusori. Il nome Ciliati si riferisce al fatto che il corpo cellulare è provvisto di numerose ciglia mobili. In alcuni casi, come nei parameci, le ciglia rivestono completamente il corpo e conferiscono a questi organismi un movimento veloce e regolare. In altri casi, le ciglia sono localizzate solo in alcune parti del corpo: ciò avviene in alcune specie che vivono attaccate al substrato, come le vorticelle, o che si muovono più lentamente, come gli ipotrichi. Il nome Infusori, invece, si riferisce al fatto che questi animali si trovano numerosi negli infusi di sostanze organiche, per esempio l'acqua di bollitura di verdure o semi. Lasciati in un vaso aperto per diversi giorni, questi liquidi ricchi di amido e di nutrienti si riempiono di Ciliati che sembrano essere sorti per generazione spontanea. In realtà si sviluppano da minuscole cisti portate dal vento e poi si riproducono rapidamente.
I parameci sono organismi unicellulari, ovvero formati da una sola cellula, come le amebe e i Flagellati. Pertanto, si riesce a distinguere un nucleo circondato da una membrana e immerso in un citoplasma, sostanza semiliquida che riempie la cellula. Il tutto è circondato da una membrana cellulare che preserva l'unità dell'individuo dal mondo esterno. Nei Ciliati si trovano due tipi di nuclei. Il macronucleo è attivo durante la vita del protozoo e assume varie forme: a ferro di cavallo, come nelle vorticelle, oppure diviso in tante piccole sfere allineate a formare una collanina. Il micronucleo, invece, entra in attività solo durante le fasi riproduttive. In un punto ben preciso del corpo si osserva un'apertura accompagnata da una cavità conica che si restringe verso l'interno: è il citostoma, la 'bocca' del paramecio, punto d'ingresso delle particelle alimentari. Nelle specie d'acqua dolce ci sono anche da notare due vacuoli contrattili che pulsano espellendo l'acqua in eccesso penetrata dalla membrana.
Le vorticelle (genere Vorticella) possiedono un peduncolo a spirale, come il cavo della cornetta telefonica, con cui vivono attaccate al substrato. Quando il filamento si accorcia, le vorticelle si contraggono e diventano quasi invisibili. Generalmente si trovano in colonie, con i filamenti uniti alla base, e sembrano un mazzo di piccolissimi fiorellini. Le ciglia sono localizzate a formare una corona intorno alla bocca, rivolta verso l'alto per pescare altri microrganismi o particelle alimentari.
Molto particolare è il didinio (Didinium nasutum), ciliato dal corpo globoso e con il nucleo a ferro di cavallo. Il suo citostoma ha la forma di un cono con l'apice rivolto verso l'esterno. Tale forma rivela la natura di questo microrganismo, che non si accontenta di mangiare detriti ma divora altri protozoi, spesso più grandi di lui. Il meccanismo di alimentazione è semplice: il didinio si avvicina alla preda e aderisce con il citostoma al corpo cellulare del malcapitato versando al suo interno enzimi digestivi. Poi inizia lentamente a inglobarlo, rivoltando il cono boccale verso l'interno. Lentamente ma inesorabilmente, la vittima scompare nel corpo del didinio.