interruttore
interruttóre [Der. del lat. interruptor -oris, da interruptus: → interrotto] [FTC] [EMG] I. automatico: i. nel quale la manovra di chiusura avviene manualmente, mentre quella di apertura avviene automaticamente, per l'azione di un elettromagnete percorso dalla corrente di circuito, quando l'intensità di quest'ultima supera un certo valore (i. di massima corrente) oppure scende al di sotto di un certo valore (i. di minima corrente) oppure quando la tensione supera un certo valore (i. di massima tensione). ◆ [FTC] [EMG] I. elettrico: dispositivo che serve a interrompere oppure, inversamente, a determinare la continuità materiale di un circuito elettrico e quindi a interrompere oppure a instaurare una corrente elettrica nel circuito medesimo; nei due casi si parla, rispettiv., di apertura oppure di chiusura dell'i. (e del circuito in cui esso si trova). Se ne hanno di svariatissimi tipi, peraltro tutti riducibili a una lamina metallica (talora di altro materiale conduttore) che s'appoggia o s'impegna su un'altra lamina, le due essendo opportunamente foggiate e vincolate, e avendo dimensioni dipendenti principalmente dall'intensità e dalla tensione della corrente da manipolare; inoltre, esistono i. unipolari, bipolari, ecc., cioè capaci di manipolare con una sola manovra una linea conduttrice, due linee, ecc.: v. componenti elettronici passivi: I 670 b. ◆ [STF] [CHF] [EMG] I. elettrolitico: cella in cui l'elettrolito è una soluzione acquosa di acido solforico, il catodo è una lastra di piombo e l'anodo è un sottile filo di platino in un tubicino di vetro dal quale ne sporge soltanto la punta; chiuso il circuito e avviata l'elettrolisi, sulla punta dell'anodo si forma, per riscaldamento, una bolla di vapore che interrompe il circuito; la bolla si dissolve rapidamente, l'elettrolisi si ripristina, e il ciclo riprende; la frequenza delle periodiche interruzioni arriva a varie centinaia di Hz. Ebbe una certa importanza per azionare intermittentemente i rocchetti di Ruhm-korff che eccitavano gli oscillatori a scintilla dei primi apparati radiotelegrafici. ◆ [FTC] [EMG] I. elettromagnetico: (a) lo stesso che relè interruttore: → relè`; (b) lo stesso che i. automatico (v. sopra); (c) dispositivo costituito, come mostra la fig., da un elettromagnete percorso dalla corrente da interrompere, che attira un'ancora portante uno dei contatti di interruzione; scorrendo corrente nel circuito di cui l'i. fa parte, l'ancora, attirata, apre il circuito, che peraltro si richiude al ritorno dell'ancora nella sua posizione di riposo, per azione della sua elasticità propria o di una molla apposita, e così via; la frequenza delle interruzioni può arrivare a qualche centinaio di Hz; ebbe una notevole importanza per azionare intermittentemente, in maniera molto semplice, i rocchetti di Ruhmkorff che eccitavano gli oscillatori a scintilla dei primi apparati di radiotelegrafia; attualmente, ha ben più modeste applicazioni, per es. nei campanelli elettrici. ◆ [ELT] I. elettronico, o i. a stato solido, o i. statico: l'i. costituito da un tiristore. ◆ [ELT] I. ottico: v. ferroelettricità, applicazioni della: II 559 c.